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“Abbiamo il dovere di provarci. Non molleremo di un centimetro”

Grassadonia in conferenza stampa.

VERCELLI – La disfatta, perché così è corretto definirla, di Chiavari ha lasciato scorie che difficilmente potevano sparire in una sola settimana. La Pro Vercelli che domani, sabato 28 aprile, affronterà il lanciatissimo Parma è una squadra alla ricerca di identità, se così possiamo definirla. Il tracollo in terra ligure, ancora oggi inspiegabile, resterà una macchia indelebile. Ecco perché con il Parma occorrerà quanto meno giocare un match da “bianche casacche”, nonostante gli evidenti limiti di una rosa costruita male in estate e corretta ancor peggio a gennaio. Gianluca Grassadonia, il tecnico della Pro, nella conferenza stampa della vigilia ha cercato di spiegare la cause della sconfitta con l’Entella, partendo dalle ore trascorse nel post partita: «E’ stata una settimana non facile, come era nelle previsioni dopo una sconfitta così atroce come quella di Chiavari. Abbiamo lavorato cercando più che altro di ricaricare le batterie, tenendo presente che siamo stati noi a gettare via la vittoria con un 20’/25’ di blackout totale. Siamo spariti dal campo negli ultimi 20’ in maniera inspiegabile. I ragazzi erano stati bravissimi a portarsi sul 2-0, poi ci siamo fatti male da soli. Abbiamo regalato il primo goal, due rigori e anche la rete della loro vittoria. Non abbiamo capito che dovevamo gestire la partita, quando eravamo in vantaggio, in modo diverso. Non è stata mancanza di carattere e di orgoglio, dovevamo semplicemente gestirla in altro modo. Invece sono venuti fuori i nostri limiti caratteriali. Non abbiamo commesso errori tattici, si è spento il cervello, non siamo stati in grado di recuperare equilibrio dal punto di vista mentale.». Ma come si esce da un momento così difficile? Ecco la risposta dell’allenatore: «La maniera migliore per uscire da questa situazione, certamente difficile, è quella di continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto, ripartendo dai primi 70’ di Chiavari e cercando di eliminare le carenze che ci portiamo dietro da inizio stagione . La matematica non ci condanna per cui abbiamo il dovere di crederci ancora».

“Abbiamo avuto un blackout”.

Si è poi tornati a parlare di quei giocatori che nessun tifoso vercellese ha ancora avuto il piacere di vedere in campo. Grassadonia, non senza lasciar trasparire un certo qual nervosismo, ha voluto puntualizzare, soprattutto su Ivan: «E’ un giocatore che nel suo ruolo ha davanti Vives e Paghera, ecco perché non sta giocando. Se qualcuno mi dice che non ho fatto turnover si sbaglia perché è stato esattamente il contrario, soprattutto nelle ultime partite, molto ravvicinate. Ripeto per l’ennesima volta che ho la fortuna di guidare una squadra composta da professionisti seri, che ci mettono sempre il massimo dell’impegno. I cambi di Chiavari? Germano era sfinito, aveva giocato 100’ pochi giorni prima, e Raicevic aveva i crampi, ma la partita, sia chiaro, non l’abbiamo persa per i cambi ma perché abbiamo avuto un blackout totale». Sul match di domani pomeriggio nulla di straordinario da sottolineare, come ha confermato il tecnico: «Il Parma non lo scopriamo noi: è secondo in classifica, con una rosa molto importante ma noi non possiamo “scappare” e giocheremo al meglio le nostre possibilità. Abbiamo il dovere di fare del nostro meglio fino alla fine e non mollare di un solo centimetro».    (a.b.)  (27/04/18 – 19,54)

Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

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