Droga e sesso per la “Vercelli chic”: arresti e denunce – I dettagli

Nei guai anche alcuni clienti.

VERCELLI – Quattro arresti e altrettante denunce per un giro di droga e sesso, con clienti della “Vercelli chic”. E’ questo il bilancio dell’operazione denominata “Nightmare”, condotta dalla squadra mobile della questura di Vercelli, condotta da Antonio Porcino, illustrata questa mattina, giovedì 26 luglio, nel corso di una conferenza stampa negli uffici di via San Cristoforo. Sono stati recuperati 45mila euro in contanti e oltre 500 grammi di cocaina, destinata al mercato cittadino (e novarese). Le dosi venivano cedute a una clientela molto ampia, con il picco relativo a professionisti insospettabili di Vercelli. La base dello spaccio era in un alloggio nel cuore della città, una traversa di corso Libertà, e a volte venivano anche fatte consegne a domicilio, nel cuore della notte oppure negli studi dei professionisti vercellesi. Nel corso dell’operazione è stata sequestrata un’agenda sulla quale venivano riportati la contabilità delle operazioni e i nominativi dei clienti. Quattro di loro sono anche stati denunciati per favoreggiamento in quanto, nel momento in cui sono stati interrogati dagli investigatori, hanno fornito versioni che negavano l’evidenza delle prove, schiaccianti, raccolte nel corso dell’indagine.

Prostitute per festini sado-maso.

Oltre alla droga, la procura della Repubblica sta valutando anche il capo di imputazione di favoreggiamento alla prostituzione per alcune delle persone arrestate. Il tutto perché in alcune occasioni venivano organizzati dei veri e propri festini a base di cocaina e prostitute, con incontri sado- maso. Molti dei clienti abituali, circa una quarantina, dovranno essere ascoltati nei prossimi giorni. Nell’abitazione base dello spaccio si muovevano due persone: un vercellese di origini calabresi, molto conosciuto in città, e un ragazzo milanese. La maggior parte delle dosi di cocaina veniva spacciata a donne, molte volte all’insaputa dei rispettivi mariti, mentre le prostitute venivano “assunte” a Novara.

Ritrovati 45mila euro e 500 grammi di “coca”.

L’indagine aveva preso il via lo scorso 6 giugno dopo il fermo del “vercellese calabrese”, trovato in possesso di 12 grammi di cocaina e di 10 grammi di hashish. Da quel momento sono iniziati gli appostamenti e le intercettazioni che hanno portato alla luce un gigantesco giro di droga e di clienti “prestigiosi”. I fornitori della coppia che gestiva la piazza vercellese sono stati arrestati in un secondo tempo: il primo, residente in un piccolo comune al confine tra le province di Vercelli e Novara, è stato fermato a bordo della propria auto, in compagnia di moglie e figli. Nella custodia degli occhiali aveva 30 grammi di cocaina, mentre in casa ne deteneva mezzo chilo. Il secondo fornitore è invece stato arrestato al termine di una operazione più complessa, visto che l’uomo, un pregiudicato, ha aggredito i poliziotti, ritrovandosi con l’ulteriore capo di imputazione di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Nella sua abitazione sono stati ritrovati 45.000 euro in contanti e la famosa agenda riportante tutti i nomi dei clienti. Tre dei fermati sono stati trasferiti in carcere. Solo il “vercellese calabrese” ha ottenuto i domiciliari per motivi di salute. Tra le righe dell’indagine anche la curiosità che i due spacciatori vercellesi erano dei veri e propri malati di slot, per cui si giocavano praticamente tutto il denaro incassato nelle macchinette. Da qui il motivo di spacciare con ossessiva frequenza, parlando anche al cellulare con estrema tranquillità di dosi, prezzi e luoghi di appuntamento. 

26/07/2018 – 14,40