Cronaca

Sindaci e chiusura maternità Borgosesia: “Valsesia dimenticata da poteri centrali”

Dura presa di posizione dei primi cittadini verso l’Asl.

VERCELLI –  Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa riguardante la chiusura, nei mesi di agosto e settembre, del punto nascite dell’ospedale di Borgosesia.

«Abbiamo appreso con stupore e amarezza la decisione da parte della Direzione Generale dell’ASL di Vercelli, di sospendere il servizio del reparto maternità dell’Ospedale di Borgosesia nel periodo di agosto e settembre, a causa della carenza di personale medico.

Da almeno due anni, anche attraverso l’attivazione di specifici comitati a salvaguardia del servizio, ci siamo impegnati a titolo personale per far fronte alla carenza di specialisti in Ostetricia e Ginecologia nota da tempo e al fine di poter evitare la chiusura del Punto Nascite che oggettivamente avrebbe recato un’inesorabile problema per le gestanti del territorio valsesiano.

Abbiamo garantito la nostra totale totale disponibilità per supportare ed incentivare, anche dal punto di vista economico, l’arrivo di eventuali specialisti che potessero scegliere il nostro nosocomio per esercitare la propria professione. Ora prendiamo atto che la decisione finale da parte della Dott.ssa Serpieri è la chiusura per due mesi del reparto maternità, con il grave sospetto che questa scelta sia solamente il preludio di una chiusura definitiva del Servizio. Infatti, se il problema di fondo è la mancanza di personale medico che possa garantire una continuità assistenziale delle partorienti e se tale problema, come ci è stato riferito dallo stesso Direttore Generale, è stato affrontato senza successo da molto tempo, ci domandiamo come la Direzione dell’ASL di Vercelli ora creda e possa arginare questa problematica in soli due mesi. Di converso, riteniamo invece che questa decisione non potrà fare altro che incentivare le pazienti valsesiane a scegliere altre destinazioni per farsi assistere.

Dinnanzi ad una giustificazione legata alla sicurezza delle partorienti non ci è possibile controbattere, tuttavia siamo convinti che non si sarebbe dovuti giungere ad una situazione simile. Ad esempio, nel 2016, a fronte di uno scenario numericamente favorevole dal punto di vista delle nascite, la Direzione dell’ASL avrebbe dovuto impiegarsi per implementare le prestazioni sanitarie fornite tramite investimenti in risorse umane e consolidando in tal modo i servizi esistenti.

Azioni eclatanti come quella odierna sono l’espressione del malessere di una valle che si sente sempre più abbandonata dai poteri centrali. Questa temporanea chiusura, oltre a creare un grave disservizio, è motivo di ulteriore preoccupazione per il fatto che il numero dei parti su base annuale nell’Ospedale di Borgosesia diminuirà inevitabilmente e, di conseguenza, anche i requisiti numerici necessari per giustificare il mantenimento del Punto Nascite.

Siamo altresì stupiti che a circa un anno dalle elezioni, la politica del governo regionale di centro sinistra e dei suoi dirigenti, possa avere una miopia territoriale così evidente da non capire i reali problemi e le esigenze dei cittadini della nostra valle.

Nonostante tutto, confidiamo ancora in una totale riorganizzazione della sanità locale, per fare in modo che il diritto ad essere curati sia uguale per tutti i piemontesi, siano essi torinesi o valsesiani».

On. Paolo Tiramani – Sindaco di Borgosesia; Eraldo Botta – Sindaco di Varallo; Daniele Baglione – Sindaco di Gattinara; Roberto Beatrice – Sindaco di Grignasco; Roberto Veggi – Sindaco di Alagna Valsesia 

26/07/2018 – 19,24

Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

Related Posts