Cronaca Personaggi e storie

Shiva, il cane-eroe vercellese premiato a San Rocco di Camogli

Oggi il Premio Internazionale Fedeltà del Cane.

CAMOGLI (GE) (a.b.) Un premio, quello che ogni anno viene assegnato a San Rocco di Camogli, che significa fedeltà, amore, sincerità. Viene conferito agli amici a quattro zampe, a quei cani che sono stati protagonisti di gesti di amorevoli gesti. Stiamo parlando del “Premio Internazionale Fedeltà del Cane”, giunto quest’anno alla 57ª edizione e ideato da Don Giacobbe e Giacinto Crescini. Una manifestazione conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, che quest’anno ha avuto, tra i premiati, anche un cane tutto vercellese. Si tratta di Shiva, un collie maschio, blue merle di 10 anni, che ha ricevuto oggi pomeriggio, giovedì 16 agosto, la data in cui a Camogli si festeggia il Santo Patrono, una “menzione” particolare.

Shiva con i suoi proprietari, oggi, a San Rocco di Camogli, dopo la premiazione (16 agosto 2018)

Ha salvato la vita alla sua proprietaria.

La storia della quale Shva è stata protagonista ci viene raccontata dalla sua proprietaria, Liza Binelli, insegnante vercellese: « Lo scorso 8 maggio stavo rincasando da scuola dopo esservi uscita alle 14. Arrivata sotto casa mio padre mi faceva cenno di non entrare con l’auto, ma di parcheggiarla nell’area fuori stante l’abitazione. Entrando in cortile vedo mia mamma, lunga tirata sotto il pesco, nel cespuglio di menta e melissa, mio padre non proferiva parola perché era al telefono, mia madre non si muoveva. Non riuscivo a configurare la situazione, o meglio, pensavo a qualche strana terapia fra le piante aromatiche. Avvicinandomi a lei, vidi scorrere dal suo viso un rigagnolo di sangue, che già aveva formato un laghetto rosso vivo accanto. Incredula, getto le borse a terra, mentre avverto un flebile lamento provenire dalla mia mamma. Il cane disperato entrava e usciva dalla casa, si accucciava a lei accanto e subito si rialzava sbavando. Mi guardava, era molto irrequieto, temevo sin scappasse essendo il cancello spalancato; quando si spaventa per qualcosa, purtroppo è già successo che è scappato. Ma l’abbiamo sempre rincorso e riportato a casa». Continua Liza: « Una volta, compreso cos’era successo (naturalmente si fa più fatica a raccontarlo, ma si tratta di pochi minuti), mi rivolsi verso mia madre cercando di farla parlare e lei mi chiese di poter bere, in quel mentre sopraggiungevano a sirene spiegate i soccorritori del 118, arrivò anche mio fratello, allertato da mio padre. Eravamo tutti increduli e molto spaventati. Anche Shiva lo era, quando vide gli operatori sanitari si avvicinò al medico con discrezione, quasi già a ringraziare del loro intervento. Dopodichè si è ritirato in casa e non ha più dato disturbo. In genere, quando viene qualcuno a casa nostra, anche per la prima volta, gli sta vicino, lo annusa, lo accompagna verso l’ingresso, non se ne separa. Non se ne va via come, invece, fece quel giorno a dimostrazione che aveva compreso la gravità della situazione e che era meglio togliersi di torno, per non intralciare le operazioni di soccorso. Mia madre è stata trasportata poi d’urgenza all’ospedale di Vercelli e dopo una serie di esami, alle 21 ha fatto rientro, con la testa fasciata e un bel trauma cranico. Shiva quella sera non ha cenato, lui che ha sempre una fame da…lupoide. Dalle 18 si è messo al centro del cortile, seduto col muso rivolto verso il cancello, orecchie tese, certo del ritorno a breve della sua “nonna”». 

Un bel primo piano di Shiva

Abbaiava per attirare l’attenzione del suo padrone.

Ma cos’era accaduto alla signora? E perché Shiva era così irrequieta? Ecco il racconto: «Mia mamma alle 14, ora della mia uscita da scuola, era andata ad aprire il cancello, come fa sempre, una forma di cortesia, facendosi accompagnare da Shiva, che sa che deve stare qualche metro indietro e non muoversi (temiamo sempre una sua eventuale fuga). Rientrando poi verso casa è inciampata, ma non avendo nulla a cui appigliarsi è proceduta barcollante fino agli alberi. Shiva (unico testimone, non abbiamo video sorveglianza) ha iniziato ad abbaiare a più non posso, richiamando l’attenzione di mio padre, che era in casa davanti al computer e che non ha visto nulla; mia mamma è svenuta e non ha potuto mettersi a gridare, Shiva invece, intuito l’accaduto è corso in casa ad avvertire e mio padre ha seguito il cane di corsa e l’ha condotto dove mia madre era stesa a terra, priva di sensi. In pratica, purtroppo è già successo altre due volte che mia mamma è caduta in cortile, perchè è un cortile, diciamo fatiscente, non c’è il prato inglese e Shiva anche in quelle due occasioni aveva allertato noi famigliari. Si mette ad abbaiare in modo diverso, sembra quasi che urli e poi insiste in una maniera, che è impossibile non dargli retta. Abbaia anche dopo e continua, continua. Da lì poi, sono stati allertati i soccorsi, ecc. Il medico di famiglia qualche giorno fa ha detto: “Le è andata bene”. Lei di suo, ha sentito la testa rompersi e poi non ricorda altro». Insomma, Shiva si era accorto di tutto quanto e aveva allertato il suo padrone, riuscendo ad attirare la sua attenzione e, con ogni probabilità, a salvare la vita alla sua proprietaria. 

Shiva con la sua proprietaria a Vercelli, in parco Kennedy

Chi è Shiva?

«Shiva è un collie nato a Venegono Inferiore, in provincia di Varese, presso l’allevamento Blue Edwards – ci racconta ancora Liza Binelli – Vive con noi fin da cucciolo, è il quarto collie che possediamo, ma è il primo ad essere di sesso maschile. Non lo portiamo quasi mai in giro, perché vive in una grande casa, con un grande cortile-giardino, dove può fare tutto quello che vuole, insieme a tre tartarughe da terra ed un coniglio di 5 chili con cui va molto d’accordo. Anche lui vive libero, lo ritiro solo la sera.Ci sono lucertole, gazze, tortore, merli e qualche topolino, che a volte Shiva tenta di prendere. Insomma, ha un gran bel da fare tutto il giorno. Annusa, scava, scruta. Porta il nome di un dio indiano: distruttore dell’ignoranza e creatore della saggezza». Ovvero, aggiungiamo noi, quello che manca a gran parte degli umani… 

16/08/2018 – 22,40

Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

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