Anche i burattini di Niemen piangono le vittime di Genova

Ha annullato il suo evento in Liguria.

VERCELLI – (a.b.) Quella di ieri, sabato 18 agosto, era (e resterà) una giornata particolare per tutta Italia. Il lutto nazionale in concomitanza con i funerali delle vittime del crollo del viadotto Morandi, a Genova, ha fermato per qualche ora metropoli, città paesi, frazioni. Tutto, o quasi, si è bloccato per riflettere, per pensare, per ricordare ma soprattutto per non dimenticare. Ci sono stati, in tutto questo, gesti da sottolineare. Normalissimi ma al tempo stesso straordinari. Uno, ad esempio, è accaduto lungo molte spiagge della Liguria: i bagnini che hanno fischiato tre volte, in rapida successione, e tutti i bagnanti che si sono allineati lungo la battigia, tenendosi per mano e guardando verso l’infinito, verso il mare. Per un lungo minuto. C’erano, tra di loro, molti vercellesi. Alcuni di loro hanno pubblicato le fotografie sui propri profili social. E’ stato emozionante anche solo guardarle, quelle foto, perché poi, alla fine di tutto, i gesti migliori sono quelli delle persone “normali”. A San Bartolomeo al Mare, provincia di Imperia, un vercellese avrebbe dovuto, ieri sera, esibirsi con i suoi burattini. Stiamo parlando di Bruno Niemen, un volto che in città tutti conoscono e che resta probabilmente l’ultimo cultore della tradizione del teatro dei burattini. Lo spettacolo deve andare avanti? No, nulla di tutto questo. Troppo forte l’emozione per quanto accaduto e così Niemen ha annullato il suo evento, con parole molto semplici: «Non mi sembrava giusto». Qualcuno dirà che non c’è nulla di speciale in tutto questo. Invece non è così, perché in altro luoghi, anche molto vicini a Vercelli, nessuno si è sentito in dovere di spegnere per una giornata le luci della ribalta. Non ci riferiamo a nessuno in particolare ma crediamo che il gesto di Niemen debba essere sottolineato. Solamente questo. Perché a volte lo spettacolo deve fermarsi. E’ una questione, soprattutto, di buonsenso.

19/08/2018 – 11,40