Borgosesia fa festa e se ne frega del coronavirus: “Una follia”

Moltissimi i commenti polemici

Vercelli (05/03/2020 – 19,03) – Mentre tutte le manifestazioni di chiusura del periodo carnevalesco vengono annullate (citiamo, a titolo di esempio, Santhià e Trino), a Borgosesia si è continuato a festeggiare come se nulla fosse, in barba ai consigli sanitari legati all’emergenza Covid-19. E’ infatti accaduto che ieri, mercoledì 4 marzo, nella cittadina valsesiana si sia svolto regolarmente il tradizionale “Mercu Scurot”, la festa di chiusura del Carnevale. Un evento nato nel 1854, al quale i locali sono particolarmente affezionati.

Centinaia di persone

Fin qui nulla di strano, non fosse per il fatto che, magari qualcuno lassù non se ne era accorto, i consigli sanitari in materia di emergenza coronavirus fossero quelli di evitare assembramenti di persone e tutto ciò che ne consegue. Invece, sindaco Paolo Tiramani in testa, a Borgosesia hanno deciso di fare di testa loro. Grande festa, centinaia di partecipanti (giunti, pare, anche da regioni limitrofe), baci e abbracci, cena finale. Insomma, tutto come sempre. Peccato che oggi non è… sempre. Peccato che il buonsenso consigliasse, e non sarebbe caduto il mondo, di evitare tutto ciò. Nulla da fare.

L’ordinanza? Vietato spray peperoncino…

Il “Mercù Scurot” avrebbe dovuto svolgersi, secondo il programma originale, mercoledì 26 febbraio. Data annullata a causa dell’emergenza Covid-19. Annullata definitivamente? Assolutamente no, perché il primo cittadino, nonché onorevole della Repubblica e segretario provinciale della Lega, decide di posticiparlo a mercoledì 5 marzo. Nel frattempo esplode anche nella nostra provincia l’emergenza coronavirus ma da Tiramani e dalla sua amministrazione comunale non c’è alcun passo indietro. Il Sindaco firma anche una bella ordinanza (la numero 25/2020) a tutela fisica dei partecipanti. Stare attenti ai contatti? Non abbracciarsi? Non passarsi bicchieri e bottiglie? Nulla di tutto questo. Esclusivamente il divieto di utilizzare spray al peperoncino e il divieto di consumare bevande in bottiglie in vetro. Alla faccia del coronavirus.

Sui social divampa la polemica

Ieri, come era prevedibile, centinaia di persone hanno affollato Borgosesia, incuranti del pericolo che potevano correre e forti di nessuna restrizione. La decisione di Tiramani ha scatenato su alcuni gruppi social valsesiani una ridda di polemiche, alcune davvero aspre. Ci sono stati pure dei botta e risposta tra il Sindaco e alcuni cittadini che avevano criticato la sua decisione. Insomma, “botte da orbi”.

Decisione priva di bunsenso

Ora, il problema non è certamente il “Mercu Scurot”, evento legato alla tradizione che giustamente accompagna da sempre il popolo di Borgosesia. No, non è quello. Il problema è la decisione (legale fino a prova contraria in quanto il decreto governativo che vieta feste ed eventi è arrivato quando la baldoria era già iniziata) presa da Tiramani, assolutamente incompatibile con il momento che tutta Italia (e lui è pure un rappresentante degli italiani) sta vivendo. Non era il caso, lo diciamo apertamente, di esporre i cittadini, i partecipanti a un potenziale pericolo. E’ stata una decisione scellerata, priva di buonsenso e arrogante. Lo scriviamo sapendo perfettamente di non essere certo simpatici all’onorevole, ma sono state troppe le critiche piovute, dai social e da cittadini di Borgosesia, sulla sua testa, in queste ore, per fare finta di nulla. La speranza è quella che non si debba pagare, in un futuro neppure troppo remoto, questa decisione. Sul resto stendiamo un velo pietoso.