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“Giù le mani dai tifosi dell’Amatori”

Polemiche sterili.

VERCELLI – Critiche e polemiche stanno piovendo, in queste ore, sulla frangia più calda della tifoseria dell’Amatori. Il Commando Gialloverde è stato infatti “rimproverato”, sui social, di aver tenuto un comportamento aggressivo e poco sportivo in occasione dei match playoff con il Bassano e a San Daniele Po, “quartier generale” del Cremona Hockey. Secondo alcuni appassionati, anche vercellesi, la tifoseria gialloverde avrebbe addirittura “rovinato una festa di sport”. Ebbene, visto che la società è assente (in quasi tutte le sue figure…) e non ha nemmeno lontanamente preso in considerazione di difendere, o quanto meno spiegare, la passione del Commando, lo facciamo noi. Senza voler giudicare nessuno, s’intende. Eravamo a Bassano e pure a San Daniele Po. I fatti sono andati esattamente in questa maniera.

Ecco come sono andate le cose.

Roller Bassano – Amatori Vercelli: al termine della partita alcuni giocatori della squadra di casa hanno offeso verbalmente e con gesti poco sportivi i tifosi vercellesi presenti, senza accadesse nulla a livello di ordine pubblico. Amatori Vercelli – Roller Bassano: la tifoseria gialloverde ha preso di mira, con cori, un giocatore veneto che già nella gara di andata si lasciò andare a comportamenti censurabili. La federazione ha poi multato l’Amatori (600 euro di ammenda) per le offese subite dal giocatore ospite. Nessun problema a livello di ordine pubblico. Cremona Hockey – Amatori Vercelli: sul punteggio di 2-0 per i padroni di casa, uno steward delegato alla sicurezza del settore ospiti, si è rivolto in modo antisportivo verso la tifoseria gialloverde. Il “signore” in questione ha fatto più volte il gesto dell’ombrello e ha insultato. Poco dopo anche il suo sostituto ha avuto un comportamento del tutto simile. Il risultato è stato quello di aver creato un quasi insignificante parapiglia, durato cinque minuti e sedato senza alcun problema dalle forze dell’ordine.

Critiche assurde…

Quelli che abbiamo sopra riportato sarebbero, secondo i tifosi “corretti”, i «comportamenti aggressivi» che hanno «rovinato una festa di sport», messi in atto dagli appassionati dell’Amatori. Sarebbero «cercare lo scontro e diffamare l’avversario». Sarebbero «lo sfogo di personali frustrazioni». Insulti (che sono sempre esistiti nello sport; ai signori di Cremona, ad esempio, consigliamo di assistere a un incontro di calcio della loro squadra del cuore per trarne esempio…) e sfottò che avrebbero, dunque, rovinato l’immagine (!) dell’hockey pista e in particolare dell’Amatori.

Ci vorrebbe professionalità.

Se i giocatori in pista pensassero solamente a giocare, senza farsi prendere dal nervosismo (preludio al fatto che difficilmente diventerai un campione), senza insultare i tifosi avversari; se gli steward facessero quello a cui sono preposti, con professionalità e imparzialità; se tutti imparassero a contare fino a 100 prima di aprire bocca, ecco, allora saremmo sulla strada giusta per parlare di sport. Siccome tutto questo non è avvenuto, allora smettiamola di fare i falsi moralisti. Nell’hockey pista le tifoserie, soprattutto negli anni ’80 e ’90, hanno dato vita a ben altri spettacoli. Non solo quella vercellese ma pure quella di Bassano…

Società assente.

Sarebbe stato anche bello se la società Amatori fosse intervenuta sulla questione, visto che i post citati sono pubblici su molte pagine social, alcune anche amministrate in maniera autarchica da esponenti della dirigenza. Bastavano due parole, una frase per dire che la tifoseria vercellese (non solo quella composta da famiglie…) non è violenta e avrebbero fatto bella figura. Così non è stato e ci rammarichiamo per l’ennesima occasione persa per fare bella figura.

“Giù le mani dai colori gialloverdi”.

Gli ultras dell’Amatori sono il cuore pulsante del Pala Pregnolato. Parliamoci chiaro, senza nasconderci dietro a un dito, senza di loro, al palazzetto del rione Isola, si sentirebbero volare le mosche, o quasi. Ecco perché li difendiamo. Perché in tutto quello che fanno c’è passione, c’è cuore, c’è la volontà di difendere una storia che merita rispetto. Per cui, lo scriviamo a caratteri cubitali (con il rischio darci altri “nemici”…), “giù le mani dal Commando Gialloverde”.   (a.b.)   (23/04/18 – 17,09)

Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

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