Camera Commercio: “Truffe e danni anche via Pec”
“Attenzione alle mail”.
VERCELLI – Neanche la PEC, la posta elettronica certificata, si salva dall’invio di contenuti indesiderati (SPAM) o software dannosi (malware). Si moltiplicano infatti le segnalazioni relative alla ricezione sugli account PEC di messaggi contenenti pubblicità o promozioni non sollecitate, così come programmi che si autoinstallano e vanno a disturbare le operazioni svolte dal computer, rubano informazioni sensibili e accedono a sistemi informatici privati.
Il recente caso di furto di circa 500mila credenziali PEC, molte delle quali istituzionali (non riguardanti il sistema camerale), è un segnale di allarme che richiede uno sforzo di attenzione e di consapevolezza riguardo al fatto che i messaggi dolosi possono provenire anche da caselle PEC e non sono più una prerogativa esclusiva dei sistemi di posta elettronica tradizionale. Le Camere di Commercio italiane lavorano costantemente per garantire la sicurezza dei sistemi informatici legati ai loro servizi, a cominciare dal più importante database delle aziende nostrane: il Registro Imprese.
La Camera di Commercio di Biella e Vercelli da anni sta portando avanti un’attività di monitoraggio e informazione sui numerosi tentativi di raggiro ai danni delle imprese condotti da società che fanno falsamente riferimento a servizi, prodotti o sportelli camerali con l’obiettivo di estorcere denaro, così come cerca di segnalare con rapidità casi di phishing o di altri contenuti dolosi che raggiungono le aziende tramite posta elettronica. Per tutti i casi sopra menzionati, rimane valido l’invito alle aziende che dovessero ricevere comunicazioni sospette a fare molta attenzione e a rivolgersi sempre all’ente camerale di riferimento, alla propria associazione di categoria o al proprio professionista di fiducia, per verificare se quanto ricevuto si tratta di un vero adempimento obbligatorio, di un messaggio affidabile o di contenuti potenzialmente pericolosi per la sicurezza informatica.
27/11/2018 – 19.51