Mostra sul KL: un viaggio nella storia dello sci
Aperta fino al 5 maggio nella ex chiesa di S. Chiara
Vercelli (26/04/2019 – 01,08) – Una mostra, quella dedicata al Kilometro Lanciato, che è un tuffo nella storia anche della nostra città. In Santa Chiara l’amministrazione comunale e i curatori hanno davvero fatto un grande lavoro, raccogliendo cimeli che racchiudono la leggenda degli uomini jet dello sci mondiale. Atleti che negli anni hanno superato quello che pareva inimmaginabile, ovvero superare sulla neve e con un paio di sci ai piedi i 200 chilometri orari. Passeggiando in quello che è davvero il palcoscenico ideale per questo tipo di eventi – l’ex chiesa di Santa Chiara, appunto – ci si imbatte in sci, scarponi, bastoncini, tute da gara, diplomi e tante fotografie che rievocano non solo epoche sportive ma anche frammenti della nostra vita. Dagli anni ’30, con il primo record di Leo Gasperl, sino ai tempi nostri, con i fratelli (valdostani di Champoluc) Origone, Simone e Ivan. In mezzo, i nomi mitici di questo sport: Luigi Di Marco, Kalevi Hakkinen, Bruno Alberti, Teresio Vachet, Walter Caffoni, Pietro Albertelli, Steve Mc Kinney. E, ancora, la squadra nipponica, Pino Meynet, Franz Weber.
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Per i vercellesi, però, la sigla “KL” non può che ricordare i nomi di Alessandro Casse, Umberto Guardini e l’indimenticabile Agostino De Zordo. Tre fuoriclasse di questa disciplina. Tre vercellesi: uno purosangue (Giardini), gli altri due, per così dire, “adottivi” (Casse e De Zordo). Hanno segnato, con i loro record, l’epoca d’oro dello sci vercellese che, trascinato dai successi della Valanga Azzurra di Thoeni e Gros, divenne, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, uno degli sport più praticati dagli appassionati della nostra città. Una mostra, dunque, che rende onore (ed era giunto il tempo) a grandi atleti e a grandi uomini. Una passeggiata che vale la pena di fare, soffermandosi di fronte a ogni foto. Per ricordare e, soprattutto, per non dimenticare una storia di sport che è entrata di diritto nella storia di Vercelli.
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