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Olcenengo: sciolto il voto a San Pietro Levita

Oggi il pellegrinaggio fino a Salussola

Olcenengo (VC) (05/05/2019 – 22,28) – Sabato 4 maggio, il voto dei cittadini di Olcenengo per onorare San Pietro Levita, recandosi in processione dal proprio paese a Salussola, è stato celebrato. In occasione del 535° anniversario , l’Arcivescovo Marco Arnolfo ha voluto partecipare all’evento, impartendo la benedizione ai numerosissimi partecipanti e augurando loro una “passeggiata” serena . Il sindaco di Olcenengo, Anna Maria Ranghino, ha dichiarato: «Sono emozionata sia come Sindaco che come cittadino di Olcenengo. Questo per noi Olcenenghesi è un momento importantissimo legato alla nostra storia ed al nostro territorio. E’ difficile per un piccolo comune come il nostro promuovere iniziative per valorizzare le nostre tradizioni. Spesso si pensa che la storia, l’arte e la cultura si trovino sempre altrove. Invece noi abbiamo voluto provare a sfatare questa ristretta visione cominciando a guardare in casa nostra, questo nostro pellegrinaggio che da Olcenengo ci porta a Salussola per sciogliere un voto civile con un forte risvolto religioso fatto nel 1484, che ci ha rivelato radici profonde del nostro territorio. Noi siamo portatori di una tradizione di fede – ecco – mi piace definirci cosi. Con l’occasione voglio ringraziare di cuore: l’Arcivescovo, che con le sue parole ci ha spronati e ci ha reso consapevoli di quanto stavamo attuando, gli amici dell’Associazione “La Salute vien Camminando”, “Gli amici della via Francigena” e “la Rete” che con la loro presenza e l‘aiuto organizzativo hanno dato una peso importante alla manifestazione, un particolare grazie a tutti gli olcenenghesi , giovani e meno giovani, che hanno voluto rivivere questa meravigliosa tradizione, che , speriamo, negli anni a venire diventi sempre più coinvolgente. Inoltre un grazie sentito all’Amministrazione Comunale di Salussola ed alla Pro Loco che con la loro simpatia e con l’ottimo “Risotto del Pellegrino” ci hanno ospitato e alleviato il lungo, ma piacevole, cammino».

La storia

Pietro Levita nacque a Salussola e discendente dalla famiglia dei Bulgaro, fu coetaneo, amico e compagno di studi di Gregorio, futuro papa a Roma che lo nominò anche cardinale. Mori’ nel 605 e fu invocato santo e per questo sepolto a Roma. Il 1484 e’ l’anno in cui Olcenengo fu colpita dalla più grave epidemia di peste e ne venne salvata, secondo la fede religiosa, da San Pietro Levita. Ed è in questo momento che risale il primo voto a San Pietro Levita. Ed e’ proprio attraverso lo studio dei documenti, si scopre che nel 1836 una epidemia di colera colpì ancora Olcenengo. Il Sindaco del tempo, Antonio Policarpo Garbaccio offrì in voto una manza, che per quei tempi voleva dire offrire uno dei beni più preziosi, oltre al riso, i ceri e l’incenso già offerti nello storico voto, affinché la sua famiglia si salvasse: la peste si fermò ovunque. Il culto di San Pietro Levita, oggi beato, ma Santo per il popolo, attraversa 14 secoli di storia della nostra terra. La devozione delle genti di Olcenengo e Salussola ne perpetua il ricordo e il voto fatto nel 1484 dalla gente di Olcenengo, un pellegrinaggio fino al luogo dove erano presenti le sue spoglie, si e’ tramandato sino ai giorni nostri. Il pellegrinaggio in onore di San Pietro che si svolge il primo sabato di maggio di ogni anno in uno splendido percorso nelle terre d’acqua che consente d’ entrare nella memoria profonda della piana del riso, condividendo lo spirito di una piccola comunità antica, genuina e devota. Questo pellegrinaggio che attraversa i secoli , non e’ mai stato interrotto neppure durante la guerra. Gli anziani del paese raccontano che durante la guerra partivano in pochi perché era pericoloso e si nascondevano anche sotto a ponti, pur di tener fede al vincolo del voto. Questo percorso lungo 24 Km è frutto d una tradizione antica che implica un impegno, se vogliamo, ma e’ portatore di un cammino di fede. Crediamo che la riscoperta di questa storia oltre che affascinante possa essere una risorsa per guardare al futuro. Una eredità da far conoscere e tramandare alle generazioni future. (E.F)

La benedizione di monsignor Marco Arnolfo
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Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

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