Vercelli: “multata” auto che diffonde messaggio elettorale

Locarni: “Potrebbe essere stato un controllo ad hoc…”

Vercelli (07/06/2019 – 00,18) – Anni fa era uno dei modi più in voga per fare campagna elettorale. Si prendeva un megafono o un impianto radiofonico e a bordo di un’auto si percorrevano chilometri in città, invitando a gran voce i cittadini a votare questo o quel candidato. E’ arrivata, poi, una legge che lo ha vietato. O meglio, ne ha limitato l’uso. Oggi, infatti, come recita un articolo di legge “…l’uso di altoparlanti su mezzi mobili è consentito soltanto per il preannuncio dell’ora e del luogo in cui si terranno i comizi e le riunioni di propaganda elettorale e solamente dalle ore 9 alle ore 21,30 del giorno della manifestazione e di quello precedente, salvo diverse motivate determinazioni più restrittive adottate da parte degli enti locali interessati relativamente agli orari anzidetti…”. Perché tutta questa lunga e apparentemente inutile premessa? Perché pare (e sottolineiamo il condizionale) sia accaduto che l’auto che oggi, giovedì 6 giugno, girava per Vercelli pubblicizzando il candidato del centrodestra Andrea Corsaro sia stata multata dalla Polizia Locale in quanto sarebbe stata priva dei permessi. La multa sarebbe superiore ai 350 euro. Ovviamente sull’episodio è nata quasi immediatamente una polemica elettorale. «L’auto è stata fermata dalla Polizia Locale per accertamenti – dichiara il segretario cittadino della Lega, Gian Carlo Locarni – Non abbiamo alcuna certezza ma qualcuno potrebbe avere inviato il controllo appositamente. Comunque i permessi ci sono. Diciamo che si è trattato di un disguido…». Continua poi Locarni: «Siamo oramai giunti ad una parte politica che annaspa, almeno così sembrerebbe visto il nervosismo palesato anche ieri in Confartigianato, ma noi continuiamo nel proporre per e non contro. Il resto lo decideranno i cittadini. Questo percorso si chiama democrazia. Alcuni se ne riempiono la bocca, altri come il sottoscritto l’applicano e la rispettano sempre, qualsiasi risultato dia». Lasciando da parte la questione politica sollevata dal segretario della Lega, resta, passatecelo, il sorriso per una vicenda che avvicina la campagna elettorale vercellese a uno dei meravigliosi film i cui protagonisti erano Peppone e Don Camillo.