Politica

“Non abbiamo bisogno di adolescenti al Governo di Vercelli…”

Comunicato di +Europa sui casi Cannata e Pozzolo

Vercelli (23/07/2019 – 23,59) Riceviamo e pubblichiamo

«Il paradosso della politica moderna, se così la vogliamo chiamare, è che non ci si sconvolge più di tanto se un rappresentante dell’Istituzione del Consiglio Comunale, il Vice Presidente Cannata nello specifico, si lascia andare ad un commento nel quale invita ad ammazzare “Gay, Lesbiche e pedofili”. Non ci si stupisce più di tanto perché sul social network la violenza è ormai all’ordine del giorno, senza filtro alcuno. Lo schermo è una difesa incredibile, erge una barriera invalicabile che protegge da qualsiasi cosa. Al tempo stesso è un’arma che uccide, lo ha già fatto, e le sue ferite sono spesso inguaribili. Il mondo social è immediato, emotivo, primitivo. Il vissuto in questo mondo è tutto non elaborato, fatto di pance piuttosto che menti. Non si ragiona sul social, ci si sente in diritto di esprimere tutti sé stessi, o tutta l’immagine che si vuole mostrare, senza ragionare sul perché, sulle conseguenze, sul vissuto emotivo che ogni persona ha in relazione ad ogni post. Se ci si ferma a pensare, un’affermazione qualsiasi di un post qualsiasi ha una risonanza pari ad aprire la finestra in Piazza Cavour il martedì alle 11 e urlare la stessa frase. Arriva a centinaia di persone, proprio come in una Piazza. Perché però gli inquilini di Piazza Cavour il martedì alle 11 non aprono le finestre e gridano la prima cosa che gli passa per la pancia? Il senso del pudore e la vergogna li ferma: dietro ad uno schermo non c’è vergogna, non c’è pudore. Le responsabilità rimangono le medesime però: se il Vice Presidente del Consiglio Comunale Cannata avesse aperto le finestre del Municipio e dal balcone, a fascistissima memoria come evidentemente a lui aggrada, avesse gridato a gran voce invitando i cittadini ad ammazzare “Gay, Lesbiche e pedofili”, certamente sarebbe stato preso per matto e chiederemmo a gran voce le sue dimissioni: perché non dovremmo farlo in questo caso? Allo stesso modo, se in Piazza l’Assessore Pozzolo avesse deriso ed insultato un invalido che chiedeva il suo aiuto, non chiederemmo al Sindaco di prendere immediati provvedimenti? Ricordo ai nostri amministratori, neo eletti a rappresentarci e lavorare per noi, che la loro bacheca di Facebook non è il bar, ma è la Piazza su cui le elezioni le hanno vinte: che mostrino rispetto. E che mostrino un briciolo di maturità, escano da Facebook e lavorino per i cittadini. Non abbiamo bisogno di adolescenti al Governo della città. Nel frattempo Io, tutto il gruppo +Europa Vercelli, insieme immagino ad ogni cittadino di buon senso, esprimiamo solidarietà alla comunità LGBT come alla popolazione invalida e in difficoltà in questo contesto storico culturale che si allontana sempre di più da loro, per ergersi a categoria superiore che amministra senza curarsi degli ultimi. (Federico Bodo – Coordinatore gruppo +Europa Vercelli)

Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

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