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Da Torino a Venezia lungo il Po, ipovedenti in tandem: tappe a Crescentino e Trino

Percorreranno 604 km in sette tappe

Vercelli (03/09/2019 – 16,08) – Da Torino a Venezia in tandem, percorrendo 604 chilometri in sette tappe, per raccontare l’Italia, la natura, lo sport e la vita. Su ciascuno dei cinque tandem protagonisti di questa sfida vi saranno una persona ipovedente ed un accompagnatore. Il cimento sportivo, promosso dall’Asd Polisportiva Uici (Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti) Torino Onlus, è stato presentato, nella mattinata di martedì 3 settembre, nella sala stampa del Palazzo della Regione, in piazza Castello a Torino.

I tandem partiranno da Torino sabato 7 settembre, per approdare a Venezia-Mestre venerdì 13 settembre, percorrendo la “Via del Po”. Saranno assistiti da meccanici e personale di supporto e verranno accompagnati da tre ciclisti singoli e due mezzi furgonati, che provvederanno al trasporto dei bagagli e fungeranno da officina mobile. Questa esperienza ricca di emozioni attraverserà Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto e toccherà Torino, Chivasso, Crescentino, Trino, Casale Monferrato, Valenza, Pavia, Chignolo Po, Cremona, Brescello, Mirandola, Ferrara, Contarina e Venezia-Mestre. Le tappe saranno caratterizzate da incontro con gli amministratori locali e le associazioni sportive e di volontariato, visite turistiche e presentazioni di prodotti enogastronomici locali.

A fare gli onori di casa l’assessore regionale allo Sport, Fabrizio Ricca: «Si tratta di un’iniziativa importante per il territorio che aiuta a scoprire nuovi collegamenti turistici tra Regioni. Cosa che funziona e lo abbiamo constatato anche con i vari cammini di pellegrinaggio. Il cicloturismo è diventato una risorsa che unisce salute e scoperta del territorio e i partecipanti a questo evento sono anche la dimostrazione che le disabilità non sono un limite. Godere del territorio e dello sport è sempre possibile».

Hanno spiegato il presidente della Polisportiva Uici, Ivano Zardi, ed il vice presidente Giuseppe Valentini: «Da Torino a Venezia lungo la “Via del Po” è un esempio di come l’entusiasmo e la passione siano i motori necessari per creare progetti interessanti e sfidanti tanto per le persone che hanno disabilità fisiche quanto per i volontari che li accompagnano. La sette giorni ha anche una valenza green: scegliere il cicloturismo significa infatti non inquinare, puntare su un viaggio slow che rispetta la natura e che è l’occasione per assaporare gli aspetti più reali e genuini di un Paese come l’Italia che ha molto da offrire anche attraverso i borghi e le piccole città ricche di storia, cultura e folklore».

Alla presentazione in Regione sono inoltre intervenuti il presidente dell’Uici di Torino, Giovanni Laiolo, e l’assessore allo Sport della Città di Torino, Roberto Finardi. La “Torino-Venezia lungo il Po” è copromossa dall’Aiav, Associazione italiana agenti di viaggio, il cui presidente Fulvio Avataneo ha sottolineato che «creare uno stretto rapporto tra le organizzazioni locali e nazionali che rappresentano le diverse disabilità e gli agenti di viaggio italiani è per noi fondamentale, per diventare i migliori referenti per le persone disabili sia nell’organizzazione di iniziative sportive, culturali o enogastronomiche sia per le loro stesse vacanze». Go-on-Itlay, Sanicode ed Exibito sostengono l’iniziativa.

Sabato 7 settembre, verso le 9.30, la carovana farà una breve sosta in corso Casale a Torino, di fronte al monumento a Fausto Coppi. Seguirà, a Trino, un incontro con le autorità, prima di concludere la prima tappa a Casale Monferrato (Al). Le altre soste notturne sono previste a Chignolo Po (Pv), Brescello (Re), Ferrara e Contarina (Ro).

Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

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