Cronaca Paesi Piemonte

“Operazione Giulia”: arresti a Vercelli e Ivrea per furto e ricettazione – Il video

Nei guai un 51enne di Crescentino – Bottino di 800mila euro

Vercelli (05/09/2019 – 12,59) – Le indagini erano iniziate nell’aprile del 2018, quando da una carrozzeria erano state trafugate quattro Alfa Romeo Giulia 2.2 turbo 180 CV. Non erano auto “normali”. Erano blindate, allestite con sirena e lampeggiante e destinate alla Questura di Torino. Del caso iniziarono a occuparsene gli agenti della Polizia Stradale “Piemonte e Valle d’Aosta” del capoluogo piemontese. Le auto furono poi ritrovate ma la sensazione degli inquirenti fu immediatamente quella che qualcosa di grave, anche grazie alle auto, fosse successo. Il ritrovamento di una delle auto “sparite”, con tanto di targhe false, in una zona collinare del Torinese, confermò il tutto. L’indagine, che è durata oltre un anno, ha avuto riscontro positivo nei giorni scorsi. Una banda dedita al furto e al riciclaggio di trattori agricoli e macchine operatrici, che venivano esportati illegalmente in Romania, è stata infatti sgominata. I furti sono stati commessi principalmente nel Vercellese e nell’Astigiano. Quattro le persone che componevano l’organizzazione criminale. Il modus operandi era quello di introdursi, di notte, in cantieri, aziende agricole e attività commerciali che vendevano mezzi come escavatori e similari, rubare le “macchine”, nasconderle in posti sicuri e successivamente, dopo averne alterato il numero di telaio, spedirle in Romania, dove venivano vendute illegalmente. Gli episodi contestati sono una trentina, consumati da aprile 2018 a giugno 2019, a Ivrea, Chivasso, Settimo Torinese, Cavagnolo Piemonte, Livorno Ferraris, Aramengo, Montanaro, Viverone, Caluso, Alice Castello, Borgo D’Ale, Gassino Torinese, Borgomasino, Maglione, Villareggia, Novara, Burolo e San Sebastiano da Po. Tra i fatti che vengono contestati anche quello del furto di alcune colonnine per l’erogazione di energia elettrica e per l’erogazione di acqua potabile, avvenuto a Strambino. Refurtiva che fu poi ritrovata a settembre in un terreno di proprietà di una famiglia di sinti piemontesi, a Vigevano.

Tra le persone indagate c’è anche un 51enne di Crescentino. Sulla base degli elementi raccolti dalla Polizia Stradale, il Gip del Tribunale di Ivrea, su richiesta della locale Procura della Repubblica presso il Tribunale, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per sei persone, quattro delle quali catturate nei giorni scorsi ed associate al carcere di Ivrea mentre due di loro al momento risultano ancora ricercate. I capi di imputazione contestati ai maggiori indagati sono 44, e riguardano il furto e la ricettazione di numerosi mezzi per valore commerciale complessivo di circa 800mila euro. Durante le perquisizioni la Polizia Giudiziaria ha sequestrato due veicoli (“Jeep Renegade” e “Peugeot Expert” dotati di targhe false) utilizzati per compiere i delitti, oltre a materiale utile per contraffare targhe automobilistiche e strumenti usati duranti i colpi, quali radio trasmittenti, inibitori di segnale (“Jammer”), lampeggianti blu in uso alle forze dell’ordine, palanchini, tronchesi e attrezzi artigianali utili per aprire e forzare serrature di ogni genere.

Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

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