Cronaca Politica

“Divieto di usare Glifosato votato nel 2016 anche da chi oggi è in maggioranza…”

Sul verde pubblico è polemica – Interventi di Catricalà e Corsaro

Vercelli (09/06/2020 – 17,44) – Sulla situazione del verde pubblico a Vercelli si è scritto molto negli ultimi giorni. Da una parte l’Amministrazione Comunale che incolpa, dell’attuale situazione, la precedente giunta, quella guidata da Maura Forte, e il fatto che non si possa utilizzare il Glifosato. Dall’altra parte un consigliere comunale, Michelangelo Catricalà, che, invece, mette in risalto quanto dichiarato dall’Isde, l’Associazione Medici per l’Ambiente, ovvero che il prodotto in questione è potenzialmente “cancerogeno”.

Viale Garibaldi – giugno 2020

Una battaglia aperta proprio da Catricalà che ha affermato: «Da anni mi interfaccio con ISDE Piemonte e nello specifico con la Dottoressa Luisa Memore di Torino e con la Pediatra Elena Uga di Vercelli. Abbiamo ragionato insieme sulle recenti esternazioni dell’assessore al decoro urbano di Vercelli, Emanuele Pozzolo, il quale ha avuto il coraggio di dichiarare alla stampa che la causa dello stato pietoso nella quale riversa la nostra città (ormai una giungla) sarebbe da attribuire al non utilizzo del glifosate».

Continua il consigliere comunale pentastellato: «Le due esperte hanno prontamente risposto con una nota congiunta, sottolineando che il glifosate è inserito nella categoria dei “probabili cancerogeni” (2A secondo IARC – 2015) e che, nel 2017, residui di glifosate sono stati riscontrati nell’urina di donne gravide, non necessariamente esposte direttamente all’erbicida. Poiché questo particolare diserbante agisce anche come interferente endocrino, il principio di precauzione consiglia (con forza, dico io) di evitare il contatto».

C’è di più, per gli smemorati che siedono sugli scranni del governo cittadino (giunta e maggioranza), perché la decisione di vietare l’utilizzo del Glifosato e di qualsiasi altro prodotto fitosanitario e biocida nel territorio comunale fu presa, nel febbraio 2016, dal consiglio comunale all’unanimità. Tra coloro, allora seduti in minoranza, che votarono a favore della decisione ci furono anche Alessandro Stecco, Gianni Marino e Caterina Politi. Tutti e tre, oggi, in maggioranza, con incarichi diversi.

Catricalà non le manda certo a dire a Pozzolo: «Le dico, assessore, che la salute dei cittadini deve sempre essere posta al di sopra di qualsiasi logica di partito. Nel vercellese si dovrebbe conoscere assai bene quale sia il triste primato riguardo la mortalità per tumore! Invece di affermare, come se fosse un fatto positivo, che altri comuni limitrofi utilizzano il glifosate, dovrebbe spronarli ad usare metodi alternativi meno impattanti sulla salute dell’uomo! Mi raccomando, assessore…. Si legga il decreto del Ministero della Salute del 9 Agosto 2016».

Fino a qui la posizione di chi mette sul tavolo carte dall’indubbio valore. Ci sino, poi, il Sindaco Andrea Corsaro e l’assessore competente, Emanuele Pozzolo. Hanno idee diverse (soprattutto il secondo. Ma ne parleremo a parte). Il primo cittadino, probabilmente stanco di leggere a destra e a manca della situazione vergognosa in cui versa, per quanto riguarda il verde, la città, è intervenuto, affermando che «stamattina io e l’Assessore Pozzolo abbiamo riunito le Ditte del verde, chiedendo di applicare le misure necessarie a risanare una situazione che attualmente è inaccettabile. Abbiamo chiesto di intervenire con urgenza adottando servizi immediati e indicando tutta una serie di interventi da effettuare. Le Ditte dal canto loro hanno insistito nell’evidenziare come la situazione sia conseguente al fermo dovuto al Covid e al tempo, che con alternanza di piogge e sole, causa una continua necessità d’intervento. Ho nuovamente insistito perché la città venga rimessa in ordine e il nostro impegno è quello di far sì che ciò avvenga il più presto possibile».

Insomma, la colpa è del Covid, del caldo, della pioggia, della precedente amministrazione, del fatto che non si può utilizzare il Glifosate. Nessuno ha, nemmeno lontanamente, preso in considerazione che le responsabilità potrebbero anche essere di un assessore assolutamente assente sul territorio? Lontano dai cittadini? Impegnato più a pontificare dall’alto di una cultura del tutto personalistica, che non a risolvere i problemi?

Occorre ricordare, a Sindaco e assessore, che nel lungo periodo di chiusura dovuto all’emergenza Covid si poteva intervenire sul verde pubblico. Nessuno lo aveva vietato. C’era, addirittura, un DPCM del mese di aprile che consentiva tale attività. Sarebbe stato il momento più adatto per porre rimedio a una situazione che, occorre sottolinearlo, era già deficitaria prima dell’avvento del Coronavirus. E, chiudendo, vorremmo ricordare a Sindaco e assessore che esiste sempre, nel contratto in essere, la possibilità di comminare ammende, da parte del Comune, alle ditte incaricate nel caso di inosservanza delle regole stabilite. (a.b.)

Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

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