Cronaca Sanità

Patenti Speciali Asl: ore in fila sotto il sole e una donna si sente male

Oggi (1 luglio) è stato il caos

Vercelli (01/07/2020 – 22,42) – Ore in coda, sotto il sole, senza uno straccio di riparo. E’ quanto accaduto oggi pomeriggio, mercoledì 1 luglio, a decine di vercellesi in via Cavalcanti, in attesa di poter rinnovare le patenti speciali presso gli uffici competenti dell’Asl.

La patente speciale è il certificato di idoneità rilasciato, a seguito di visita presso un’apposita Commissione Medica Locale, a persone affette da minorazioni anatomiche, funzionali o sensoriali, per la guida di veicoli opportunamente modificati in funzione delle proprie patologie (o di veicoli che comunque presentino caratteristiche costruttive tali da non rendere necessario uno specifico adattamento). Anche chi sia stato colpito da disabilità in un momento successivo al conseguimento della patente, per non perdere la validità della stessa, deve sottoporsi ad apposita visita medica per ottenere il rilascio della patente speciale. Insomma, recarsi in quegli uffici è importante per chi deve ottenerla, oppure rinnovarla.

Le segnalazioni di alcuni cittadini che si trovavano in coda ci hanno lasciati basiti. «C’erano 31° ed eravamo in fila, uno dietro all’altro, senza un minimo di ombra», scrive un vercellese. Concetto ribadito da altri: «Non è possibile restare ore in attesa sotto questo caldo, in attesa di espletare della documentazione burocratica, senza il minimo aiuto. Ricordiamoci che la quasi totalità dei presenti oggi in via Cavlacanti presentava problemi di natura fisica. Magari non evidenti ma conclamati».

E’ il caso di una signora, cardiopatica, con due bypass in corpo, che, dopo aver resistito per un po’, si è sentita male. E’ andata in Pronto Soccorso e le sue condizioni, fortunatamente, sono buone. E’ tornata, in serata, a casa. Resta, però, il problema. Un serio problema, tanto che sono dovute intervenire le Forze dell’Ordine per cercare di capire quanto stava accadendo. Alcuni, che vogliono restare anonimi (per ovvie ragioni), hanno anche denunciato un comportamento scorretto e sopra le righe di una impiegata. Anche la procedura, come ci è stato spiegato da un signore che si trovava in via Cavalcanti, è parecchio “incasinata”: ci sarebbero state, questa mattina, tre file. Una per ritirare i bollettini di pagamento, una per riportarli (pagati), l’ultima per sottoporsi alla visita. Insomma, tutto molto complicato.

Il dato di fatto è stamani c’erano persone che si sono sorbite ore di code sotto il solleone, con l’unico spazio di ombra sotto un albero. Nemmeno un ombrellone, qualche bottiglietta di acqua, delle sedie. Nulla di nulla. In parecchie occasioni abbiamo, come blog, sottolineato la professionalità e il valore dei servizi della Asl vercellese. Questa volta non possiamo, invece, non sottolineare una grave problematica, che dovrà essere risolta immediatamente. (a.b.)

Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

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