Nel carcere di Vercelli trovati telefoni cellulari e droga
La denuncia del Sindacato SAPPE
VERCELLI (05/01/2021 – 23,33) – Nel carcere di Vercelli sono stati ritrovati, nel corso di una perquisizione, 3 telefoni cellulari di piccole dimensioni (con altrettante schede telefoniche), un telefono cellulare smartphone, 3 chiavette USB e circa 600 grammi di droga di vario tipo. E’ quanto ha denunciato il vice segretario regionale del SAPPE, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Mario Corvino.
«Anche tramite i pacchi postali destinati ai detenuti in periodo di Covid19 si sta tentando di fare entrare di tutto nelle carceri. La Polizia Penitenziaria è impegnata nel contrasto di questo nuovo fronte di illegalità che sta iniziando a creare grosse ed evidenti difficoltà al sistema», dichiara Mario Corvino.
Donato Capece, segretario generale del Sappe, sollecita, invece, interventi urgenti da parte delle Istituzioni: «Non sappiamo più in quale lingua del mondo dire che le carceri devono essere tutte schermate all’uso di telefoni cellulari e qualsiasi altro apparato tecnologico che possa produrre comunicazioni nonchè altrettanto necessario è prevedere uno specifico reato penale per coloro che vengono trovati in possesso di cellulari in carcere. I penitenziari sono sicuri assumendo i provvedimenti necessari per potenziare i livelli di sicurezza e nuovi Agenti di Polizia Penitenziaria».
Il Sappe denuncia anche quella che è una situazione ormai insostenibile: «I dati ci confermano che le aggressioni, i ferimenti, le colluttazioni – che spesso vedono soccombere anche gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, sempre più contusi e feriti da una parte di popolazione detenuta prepotente e destabilizzante – sono sintomo di una situazione allarmante, per cui servono provvedimenti di tutela per gli Agenti e di sicurezza per le strutture carcerarie».
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