Cronaca Sport

“Addio Maestro, hai lasciato un segno nelle nostre vite”

Scomparso a 67 anni Gianni Gioconto, istituzione dell’Aikido

VERCELLI (20.07.2021 – 20.41) – «Addio Maestro. In questo momento di sconforto sentiamo che i tuoi insegnamenti hanno lasciato un segno nelle nostre vite e ci indicheranno la direzione nella quale continuare a camminare seguendo il “DO” dell’Aikido». Con queste parole Francesco Ingemi, della società sportiva Ronin Ki-Aikido Vercelli, ricorda Gianni Gioconto, scomparso sabato 17 luglio a 67 anni.


Gioconto è stato per il mondo dell’’Aikido una vera e propria istituzione, anche a Vercelli, come racconta Ingemi: «Il Maestro Gioconto iniziò la pratica dell’Aikido nel 1969 nel dojo di Novara con il Maestro Umberto Tufo, uno dei pionieri dell’Aikido italiano. Alla fine degli anni ’70 il gruppo in cui praticava il Maestro Gioconto aderì al Ki-Aikido, che integrava alla parte specificamente tecnica i principi di Unificazione di Mente e Corpo. Nei decenni che si susseguirono il Maestro Gioconto ebbe un ruolo di primo piano nello sviluppo di questa scuola di Aikido tra Piemonte e Lombardia: prova ne sono tutte le decine di palestre (“dojo”, in Giapponese) dove si insegna Ki-Aikido diretti oggi da suoi allievi (Milano, Torino, Vercelli, solo per citarne alcune). Questa capacità di essere riferimento di un grande gruppo di praticanti gli valse la qualifica di “Shihan”, un termine onorifico Giapponese che si traduce come “Uomo da imitare”, attribuito ai grandi maestri di una disciplina. Nel 2019 ricevette dal Doshu (ovvero il capo-scuola) Kenjiro Yoshigasaki il grado di 9° Dan, il più alto raggiungibile nella gerarchia delle Arti Marziali. Eppure Gianni era molto di più di un “semplice” Maestro di Arti Marziali».


Dal punto di vista umano, Gioconto era «una persona di una generosità e di una disponibilità che colpivano immediatamente tutti, anche quelli che lo incontravano per la prima volta. L’atteggiamento positivo, di fiducia verso il futuro e la capacità di saper unire le persone erano parte integrante della sua vita di tutti i giorni che riusciva a integrare completamente sia sul tatami che fuori da esso. Era davvero un “Maestro di Vita”». Il Dojo di Vercelli venne fondato da uno dei suoi allievi nei primi anni ’80, e di fatto lui rimase il riferimento tecnico per tutti gli istruttori che lo diressero in seguito, conferendo i gradi dei praticanti più avanzati e tenendovi lezioni con frequenza regolare. «La sua scomparsa è una perdita enorme sia per la nostra associazione, che per la disciplina del Ki-Aikido in generale. Eppure in questo momento di sconforto sentiamo che i suoi insegnamenti hanno lasciato un segno nelle nostre vite che ci indicherà la direzione nella quale continuare a camminare seguendo il “DO” dell’Aikido», conclude Ingemi. (A.B.)

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Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

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