Michelangelo Catricalà ha lasciato il Movimento 5 Stelle
Il 1 ottobre protocollate le dimissioni
VERCELLI (12.10.2021 – 23.30) – Michelangelo Catricalà ha lasciato ufficialmente il Movimento 5 Stelle. Il consigliere comunale ha protocollato, in Comune, a Vercelli, le dimissioni del Movimento lo scorso 1° ottobre. Una data che, vale la pena ricordarlo, è antecedente la tornata elettorale che ha visto i grillini crollare nei consensi. Abbiamo contattato Catricalà oggi pomeriggio, martedì 12 ottobre, per capirne di più sulla sua decisione.
Quando ha protocollato le dimissioni e cosa pensa di fare nel “gruppo misto”? «Venerdì 1 ottobre ho protocollato le mie dimissioni da capogruppo del M5S approdando nel gruppo misto. Detto ciò continuerò ad essere in opposizione e nulla, ripeto nulla, condividerò con chi oggi siede nel gruppo misto. Sottolineo che nessun capogruppo del gruppo misto mi rappresenterà e quando si esprimerà in consiglio lo farà a titolo personale e non di certo a nome del sottoscritto: prenderò la parola di volta in volta per esprimere il mio pensiero. Rimango in consiglio perché eticamente e coerentemente porto avanti le numerose battaglie spesso condotte anche da solo e che mi hanno visto sempre vicino più deboli».
Quando ha maturato l’idea di lasciare per sempre il Movimento 5 Stelle? «Sarei voluto uscire già quando il M5s ha accettato di far parte del governo Draghi, allargato praticamente a tutti quei partiti che abbiamo sempre combattuto. Il nuovo modello 5 stelle non mi rappresenta più, ma non ho nemmeno voglia di polemizzare o evidenziare tutto ciò che ormai da tempo mi risultava parecchio stretto. I miei ideali del pentastellato sono rimasti quelli originari e oggi con grande rammarico non li vedo più. Uscire dal Movimento è stata una decisione molto sofferta: ho dato 10 anni della ma vita, ho sputato sangue, sacrificato tempo, famiglia e salute perché credevo davvero potesse esserci un cambiamento. Tutti coloro che nel M5S mi hanno conosciuto sanno bene quanto mi sono dedicato ai valori in cui credevo e in cui credo ancora oggi ed è per questo che ho deciso a malincuore di uscire, per poter continuare in serenità ciò che faccio da sempre. I cittadini vercellesi mi conoscono e sanno che ho dedicato loro tanto e spero di avere da parte loro il rispetto che credo di meritare».
Quale sarà il futuro di Catricalà in consiglio comunale? «Non rinnego i rapporti interpersonali che ho avuto e che spero di continuare ad avere con alcuni esponenti del Movimento, come Sean Sacco, con cui abbiamo combattuto battaglie non facili portando a casa dei buoni risultati, e Susy Matrisciano, con cui spesso mi sono interfacciato in modo positivo e costruttivo. Ora mi dedicherò ad alcune problematiche che mi sono state sottoposte da alcuni cittadini vercellesi, come ad esempio i disagi che stanno vivendo i residenti di via Gifflenga. Negli ultimi tempi mi sono occupato, con successo, del pre e post scuola che oggi sento una mia vittoria. E’ partito perché era possibile farlo partire, bastava solo un pizzico di buona volontà e di perseveranza. Doveva e poteva essere attivato anche lo scorso anno, la legge lo avrebbe permesso. A tal proposito non posso non ringraziare la Dirigente comunale e l’assessore competente con le quali mi sono interfacciato per cercare una soluzione a un problema che molte famiglie vercellesi sentivano loro. Per il resto, lo ripeto, sarò quello di sempre, pronto a dare battaglia per le cause che coinvolgono i cittadini. Non cambia nulla».
Una uscita, quella di Catricalà dal Movimento 5 Stelle, che non deve sorprendere. Da tempo aveva manifestato il suo disagio nel condividere la nuova rotta politica dei grillini. Catricalà è uomo di “pancia”, di cuore. Lo ha dimostrato in questi quasi 8 anni da consigliere comunale. Non sarebbe mai sceso a compromessi di stampo politico. Era e resta un uomo libero (e noi, che da anni lo seguiamo in tante battaglie, non possiamo che confermarlo). Nei suoi ragionamenti, nelle sue battaglie, nelle sue antipatie e simpatie. Inutile corrergli dietro (e a Vercelli, nonostante facciano finta di nulla, lo hanno fatto in tanti, in molti settori, non solo politici). Lui è come lo vedete. Vero, sanguigno, magari anche troppo. Certamente molto più sincero e appassionato di tanti altri suoi colleghi che siedono passivamente in consiglio comunale. (A.B.)
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