Piemonte

“Commercianti e pos: cosa occorre sapere”

Lo spiega la presidente dell’Unione Consumatori del Piemonte

TORINO (29.12.2021 – 14.08) – Corretto domandarsi, per i consumatori, se i commercianti siano obbligati ad accettare i pagamenti tramite Pos. Abbonando i luoghi comuni in termini di risposta da parte degli esercenti, del tipo l’importo è ridotto, il terminale è spento, non funziona. In Italia l’obbligo di Pos esiste fattualmente dal 2014: assenti, invece le sanzioni.

«Il paradosso nasce proprio dal fatto che la legge prevede l’obbligo per esercenti e professionisti di accettare i pagamenti a mezzo carta di credito o bancomat, ma ancora non si applicano sanzioni per coloro che non rispettano tale. Hanno obbligo di Pos commercianti, artigiani, attività di ristorazione e professionisti che esercitano in proprio e hanno un rapporto diretto con il cliente (ad esempio: avvocati, notai, commercialisti, medici. Lo stesso vale anche per attività ricettive come hotel, B&B e agriturismi. L’obbligo di Pos è stato introdotto per la prima volta nel nostro Paese nel 2012 dal Governo Monti e risale al Decreto Crescita 2.0. Successivamente a gennaio 2014, il Ministero dello sviluppo economico stabiliva la soglia per l’accettazione dei pagamenti con carte di debito fissandola a 30 euro», approfondisce Patrizia Polliotto, fondatore e presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

Per poi proseguire: «Con un successivo decreto, il termine per l’entrata in vigore dell’obbligo veniva spostato dal 1° gennaio 2014 al 30 giugno 2014, senza prevedere alcuna sanzione per chi lo avesse violato. Le sanzioni per professionisti e commercianti sono state finalmente introdotte solo nel 2019 con il Governo Conte per poi essere immediatamente abrogate a seguito delle polemiche delle associazioni di categoria dei commercianti. Pertanto al momento non esistono ammende nei confronti degli esercenti che rifiutano un pagamento con carte di debito o di credito».

In buona sostanza, nei fatti attualmente se l’esercente rifiuta il pagamento elettronico non è passibile di multa, ma corre comunque il rischio che il consumatore segnali l’accaduto all’Agenzia delle Entrate, aumentando quindi le probabilità di controlli fiscali a carico dell’attività.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.


Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

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