Cronaca

Tra risse e vandalismi il centro città di Vercelli è nel caos

Piazza Cavour e via Verdi, terre di nessuno

VERCELLI (12.06.2022 – 21.02) – Rissa in piazza Cavour, atti di vandalismo in via Verdi. Vercelli inizia la stagione estiva nel peggior modo possibile, con episodi di violenza e di teppismo che poco hanno a che fare con il vivere civile.


In piazza Cavour davanti alla Trattoria Paolino, si è scatenata una violentissima rissa tra gruppi di ragazzi. Una ragazza sarebbe anche rimasta ferita. In via Verdi, invece, i teppisti hanno nuovamente colpito, come accade ormai settimanalmente. A farne le spese, per l’ennesima volta, la tabaccheria di Stefania Ferraresi.


Nei giorni scorsi qualcuno con una pietra ha infranto (non è la prima volta) l’insegna luminosa al neon. Nella notte tra sabato 11 e domenica 12 giugno, i vandali (i maleducati, gli ignoranti, gli imbecilli. Chiamateli come volete…) hanno lasciato il segno del loro passaggio con bottiglie in vetro, lattine, carta, bicchieri, oltre alla solita e nauseabonda puzza di urina contro i muri (ad altezza umana, non ad altezza cane). Insomma, il solito e triste spettacolo al quale la città si è purtroppo abituata.


Stefania Ferraresi sui social si è (giustamente) sfogata: «A cosa sto pensando? Che la civiltà non è di casa a Vercelli… ecco le foto di poco fa, ed avevo già iniziato a ripulire, quando mi si è accesa la lampadina di fare le foto ed un video. Ah mi è venuta in mente una cosa: due mesi fa, ho parcheggiato in via Monte di Pietà, dove i cartelli del divieto di sosta riportavano data antecedente di un paio di giorni alla fine del divieto, ed uscita dal negozio, finito il mio orario di lavoro, non l’ho più trovata» – ha scritto la commerciante vercellese, continuano – «Nelle mie stesse condizioni un altro cittadino caduto nel “tranello” come me. Scoprendo che ce l’avevano portata via col carro attrezzi, io ed il mio compagno di disavventura, abbiamo prontamente chiamato la Polizia Municipale e fatto notare che le date erano sbagliate, (con tanto di foto perché il cartello era ancora lì) e che pertanto ci avevano portato via la macchina in modo non consono. Al comando se ne sono fregati dicendo che gli altri cartelli erano giusti a parte quello vicino alle nostre auto (ovviamente avevamo letto quello lì, mica abbiamo fatto il giro di tutti. Abbiamo pagato 200 euro di carro attrezzi, multa per divieto di sosta quando non lo era, e al momento di andare dal giudice di pace, ho saputo dal mio socio di disavventura che avrebbero eventualmente rimborsato la multa, ma mai il carro attrezzi. Ho mandato a quel paese tutti e non sono andata dal giudice di pace che fra l’altro costa 47euro. Nel frattempo continuo a lottare contro l’inciviltà e atti di vandalismo dove oltre alle tasse che pago per essere tutelata, mi ritrovo a pagare, danni fatti da altri, e multe NON DOVUTE. Sono sempre più arrabbiata e stufa. È ora di finirla».

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Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

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