A 83 anni Atena le toglie la luce ma le bollette erano tutte pagate!

L’assurda vicenda di una anziana vercellese

VERCELLI (31.10.2022 – 16.54) – Riceviamo e pubblichiamo

Una situazione assurda che parte da marzo 2021, quella che coinvolge ATENA-IREN e una signora 83enne di Vercelli. Da marzo 2021 è accaduto, diverse volte e a distanza di pochi mesi, che ATENA-IREN invia solleciti bonari di pagamento, costituzioni in mora e diffide alla signora 83enne di Vercelli, invitandola a pagare bollette dell’utenza energia elettrica che alla Società fornitrice risultano non pagate.

Un anno e mezzo fa inizia quindi un penoso calvario amministrativo che, ad oggi, si è concluso in un modo ancora più inaccettabile.

Armate di tanta pazienza e fattiva collaborazione, la figlia e le nipoti della Signora coinvolta, da marzo 2021, ogni volta ricevuto qualsiasi tipo di avviso che poneva la stessa in una situazione debitoria, hanno sempre comunicato ed inviato, con diverse email, le ricevute di pagamento delle bollette indagate sempre correttamente evase, a volte recandosi direttamente allo sportello di corso Palestro per comunicare direttamente i pagamenti e far quindi eliminare le costituzioni in mora e le diffide NON DOVUTE.

In ogni occasione allo sportello, gli addetti al front office hanno sempre comunicato che la situazione appariva regolare e che non sussistevano situazioni pendenti, ma non hanno mai voluto rilasciare una ricevuta scritta perché non di loro competenza. Forse, ad oggi, si capisce il perché.

L’ultima visita allo sportello l’ha fatta la nipote a luglio 2022, dopo aver ricevuto l’ennesima costituzione in mora per altre bollette, che, secondo ATENA-IREN, risultavano nuovamente non pagate.

Anche a luglio, si ripete, ormai come di consuetudine, lo stesso teatrino: gli addetti allo sportello riferiscono che va tutto bene e che non vi sono posizioni debitorie aperte, non rilasciando però alcuna ricevuta che attesti quanto riferito solo verbalmente.

Alla data del 12/10/2022, la Signora 83enne di Vercelli torna dopo una vacanza.

Entra in casa, la luce non si accende e il contatore dell’utenza risulta disattivato; nella cassetta delle lettere non c’è nessuna comunicazione o avviso precedente.

La figlia intorno alle 17 dello stesso giorno si reca quindi allo sportello di ATENA-IREN, parla con un’addetta che riferisce che non c’è nessun tecnico disponibile al pronto intervento per la riattivazione del contatore e di tornare il giorno dopo per parlare con un responsabile.

D’altronde, chissenefrega se la Signora 83enne, che ha sempre pagato regolarmente e ha sempre dimostrato che le bollette non pagate in realtà lo erano, resta senza corrente elettrica dopo essere rientrata da una vacanza.

Il mattino del 13/10/2022 la figlia, dopo aver ospitato la madre 83enne a casa sua per la notte, si reca diligentemente allo sportello per l’ineluttabile colloquio con la “responsabile”, che si presenta (assurdo ma vero) 20 minuti dopo l’appuntamento e, con atteggiamento arrogante, riferisce che prima di 3 ore il contatore non verrà riattivato.

La citata “responsabile” quindi non ha saputo gestire la situazione, nemmeno una scusa per il danno morale e materiale causato o un indennizzo economico per quanto accaduto, ha pure incitato di chiamare i carabinieri: oltre al danno, la beffa!

Ricapitolando: la signora 83enne che ha sempre pagato regolarmente dimostrandolo, si è trovata il contatore della corrente elettrica disattivato senza ALCUN MOTIVO e senza nessuna comunicazione, da una Società fornitrice che, anziché rimediare subito al mal fatto, l’ha lasciata circa 20 ore al buio, senza indennizzi e senza nemmeno una semplice, quanto doverosa, scusa.

UNA VERGOGNA che noi parenti (figli e nipoti) della signora 83enne vogliamo porre in evidenza attraverso la stampa cittadina, confidando così che situazioni assurde come questa che ci ha toccato direttamente, possano non accadere più a nessuno.

Anna Pancrazi (Vercelli – 31/10/2022)