Attualità

Diritti conquistati e diritti negati, donne a confronto

Un progetto del Nodo Provinciale contro le Discriminazioni

VERCELLI (25.03.2023 – 12.35) – L’8 marzo è stata la Giornata internazionale dei diritti delle donne e vuole ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ma anche le discriminazioni di genere e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo. La prima giornata internazionale delle donne è stata celebrata dagli Stati Uniti il 28 febbraio del 1909 e in Italia  il 22 marzo 1922


BASSIGNANA: “DONNE PROTAGONISTE NEL SOCIALE E NELLA CULTURA”

«Da tanto tempo le donne, in tutto il mondo»- dice Lella Bassignana referente del Nodo antidiscriminazioni e promotrice dell’iniziativa – «sono protagoniste di importanti progressi sociali e culturali. In numerose occasioni e in diversi ambiti sono state motori e guida del cambiamento e del progresso, ma la presenza di stereotipi culturali  e pregiudizi di genere, espressione di una società che continua ad essere fondata, più o meno esplicitamente, su un’ideologia fortemente patriarcale, continuano a determinare disparità di genere nella ripartizione delle responsabilità professionali e familiari così come nelle scelte dei percorsi scolastici».

Le Nazioni Unite hanno sviluppato strategie internazionali, obiettivi e progetti per migliorare lo stato delle donne nel mondo creando un’eredità preziosa. Quest’anno la Giornata internazionale delle donne ha come tema “Le donne in un mondo del lavoro in evoluzione: verso un pianeta 50-50 nel 2030”. Il tema scelto mira a promuovere il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, e nello specifico gli obiettivi numero 5 e 4. L’obiettivo numero 5 si focalizza sull’uguaglianza di genere e sull’empowerment delle donne e delle ragazze; il numero 4 si incentra sull’accesso globale alla formazione di qualità e all’apprendimento continuo. Nonostante molti progressi siano stati fatti in questi ambiti molto donne e ragazze nel mondo continuano a essere vittime di violenza e discriminazione. Ancora oggi solamente due terzi dei paesi nelle regioni più sviluppate hanno raggiunto la parità di genere per ciò che concerne l’educazione primaria.

L’8 marzo  è una ricorrenza che viene associata alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne,  perché come precisa  all’ art. 3 Convenzione di Istanbul   la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani ed è una forma di discriminazione contro le donne. Nel 2022 le donne uccise sono state 125 (rispetto alle 119 del 2021), di cui il 95% erano maggiorenni e il 78% italiane. Negli ultimi 4 anni le donne uccise sono aumentate del 12%. Gli omicidi in ambito familiare sono stati 103, di cui 61 per mano del partner o dell’ex e  34 da un genitore o da un figlio.


UN VIDEO CON TRE MAMME A CONFRONTO

«Occuparsi di discriminazioni» – continua Lella Bassignana – «rientra tra i compiti  della  referente del Nodo provinciale della Rete regionale contro le discriminazioni e non consiste solo nel contrastare un trattamento non paritario attuato nei confronti di un individuo o un gruppo di individui in virtù della loro appartenenza ad una particolare categoria, ma anche solidarietà e inclusione di quei soggetti considerati “deboli” come  bambini,  donne e   anziani.  Quest’anno abbiamo voluto “mettere a confronto” le donne, le mamme che hanno in parte conquistato pari diritti per loro e per le loro figlie, con quelle nel resto del mondo che vedono questi diritti calpestati e che combattono ogni giorno per ottenerli. Abbiamo realizzato un video, che verrà diffuso nelle scuole, dove tre mamme si guardano allo specchio e si interrogano sul futuro delle loro figlie: Mariapia Cortese, Garante dei diritti per l’infanzia e per l’adolescenza; Olga Pushkar, rappresentante comunità ucraina di Vercelli e Ghazal Afshar, “Associazione Iran Libero e Democratico”. Il progetto è stato realizzato in collaborazione il Garante dei diritti per l’infanzia e per l’adolescenza. Nel mio ruolo mi impegnerò  per garantire a bambini, bambine, adolescenti il rispetto dei loro diritti affinché abbiano un futuro tranquillo, lontano dalle prevaricazioni, dalle violenze». 


GILARDINO: “TROPPE DONNE ANCORA VITTIME DI IDEOLOGIE PATRIARCALI”

Afferma il Presidente della Provincia Davide Gilardino: «L’8 marzo è tutti i giorni. Come lo devono essere il rispetto e le azioni antidiscriminatorie verso il genere umano, anche se purtroppo siamo ancora lontani da una società per cui tutto questo è considerato scontato. È importante considerare, e sottolineare, come purtroppo soprattutto in alcune parti del mondo le donne siano tutt’oggi vittime di ideologie patriarcali e misogine. Con il Nodo proseguiremo con azioni garanti dei diritti delle donne, affinché siano veramente alla pari in ambito familiare, sociale e lavorativo». 


Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

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