Cronaca Trino

Trino, in più di 300 per dire No al Deposito Nucleare

Ieri la manifestazione organizzata da Legambiente

VERCELLI (04.02.2024 – 12.33) – Più di 300 persone hanno partecipato ieri (sabato 3 febbraio) alla manifestazione di protesta contro l’autocandidatura di Trino come possibile sede del Deposito Unico Nazionale dei rifiuti radioattivi. Una decisione, come orami è ben noto, fortemente voluta dal sindaco Daniele Pane, nonostante la molteplicità di No di associazioni, enti e pure del mondo politico.


UNA MANIFESTAZIONE CIVILE, SENZA SLOGAN OFFENSIVI

C’era molta attesa per la levata di scudi del popolo, della cittadinanza. Non è stata disattesa. Folta la partecipazione (anche se in casi come questi sarebbe lecito attendersi un maggior numero di persone). Tante bandiere. Tanti colori. Nessuno slogan offensivo. Nessun striscione di cattivo gusto. Molti giovani. Insomma, se il sindaco Pane e la sua giunta (e i trinesi che “remano” per loro) avevano bisogno di una cartina tornasole in merito alla decisione dell’autocandidatura, hanno avuto una prima risposta.


I PARTECIPANTI

Alla manifestazione hanno partecipato i rappresentanti del Comitato TriNo, Legambiente (che ha organizzato la protesta), alcune sigle sindacali, il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, Unione Popolare, Sinistra Europea. Con loro anche molti partecipanti di Palazzolo Vercellese, del Monferrato, dell’alessandrino, di Chivasso. Sono intervenuti Fausto Cognasso (Comitato TriNo), Gian Piero Godio (Legambiente), Mariella Moccia (segretario provinciale PD), Patrizia Ferrarotti (capogruppo di “Impegno per Trino e Robella” in consiglio comunale, a Trino), Sean Sacco (consigliere regionale M5S), Paolo Ferrero (segretario di Rifondazione Comunista e Unione Popolare), Giorgio Bertola (consigliere regionale Europa Verde), Michelangelo Catricalà (consigliere comunale a Vercelli), Stefano Ciafani (presidente nazionale di Legambiente), Elisa Guttero (consigliere comunale di Camino), Pasquale Centin (vice sindaco di Chivasso), Elena Saita, Alice De Marco (presidente regionale di Legambiente), Umberto Lorini (presidente di Pro Natura Piemonte), Michela Sericano (presidente Legambiente Ovadese).


“ABBIAMO IL DIRITTO DI DIFENDERCI, RIBELLANDOCI ALLA DECISIONE DI PANE”

Particolarmente apprezzati gli interventi di Godio («Il destino del territorio di Trino non è un Deposito di rifiuti radioattivi, bensì la valorizzazione di una splendida zona umida che sarebbe in grado di far vivere l’avifauna migrante»), di Ciafani («Il Deposito va fatto, questo sia chiaro. Ma non qui, in una zona che è già è stata delineata come insicura e non idonea»), di Cognasso («Il sindaco Pane ha deciso l’autocandidatura senza mai consultare la cittadinanza. Abbiamo tutti i diritti di difenderci, ribellandoci. Sempre in forma corretta»).


Fotografie © Vercelli Notizie


“QUESTA E’ L’AUTOCANDIDATURA DI PANE E DELLA SUA GIUNTA. NON DI TRINO…”

Patrizia Ferrarotti ha dichiarato che «si legge e si sente una frase in questo periodo, “Trino si è autocandidata”. Non è vero. Non è vero. Non è Trino che si è autocandidata. E’ il suo Sindaco e la sua giunta che hanno candidato Trino. E’ molto, molto diverso. Nel consiglio comunale aperto abbiamo fatto presente le motivazioni che non fanno della nostra cittadina il luogo idoneo per il Deposito. Nonostante tutto questo, il giorno dopo, il 12 gennaio, è stata inviata dal Sindaco la pec per l’autocandidatura e per la rivalutazione del territorio. Non siamo d’accordo con queste decisioni, perciò, con tutti voi, cercheremo in tutte le sedi opportune di fermare quella che è una corsa su un treno di cui non si conosce la fermata. In questo momento si stanno cambiando le regole del gioco con i vari emendamenti che stanno uscendo, giorno dopo giorno. Regole nuove che stanno portando l’autocandidatura a essere molto più blindata rispetto a prima. Abbiamo chiesto al Sindaco un atto coraggioso, quello di annullare la decisione, perché non sappiamo dove andremo a finire. Non possiamo aspettare. Lo si deve fare adesso».

Quindi l’appello a firmare le petizioni, online e cartacea, per poter indire il referendum. Una possibilità che potrebbe scongiurare l’eventuale arrivo del Deposito a Trino.


“DOBBIAMO IMPARARE A PARTECIPARE. DOBBIAMO ESSERE INFORMATI”

Elena Saita ha preso la parola come semplice cittadina: «Dobbiamo imparare a partecipare. Non possiamo più delegare, perché altrimenti ci prevaricheranno. Avranno ragione loro. E dobbiamo andare a votare, imparando a farlo con attenzione. L’unica cosa che sveglia la politica è il voto, perché hanno paura di perdere consensi e pur di non perderlo andranno incontro alla gente. Non possono farci cadere le cose dall’alto. Ci devono coinvolgere. Non siamo tutti deficienti. Dobbiamo e vogliamo essere informati».


“NON VEDO SINDACI E NEMMENO TRATTORI…”

Sanguigno e degno di essere menzionato l’intervento del vice sindaco di Chivasso, Pasquale Centin: «Ho in tasca questa fascia (facendo sventolare la fascia tricolore da sindaco – ndr). Mi sento indegno oggi di indossarla perché sono l’unico, qui, a Trino. Non vedo Sindaci di altri comuni. Così come non vedo i trattori e le loro sigle. Sono segnali che non mi piacciono».

Il segretario provinciale del PD, Mariella Moccia ha detto che «da questa vicenda emerge l’assoluta autonomia decisionale del Sindaco di Trino. Visto che anche i suoi colleghi di partito o comunque del centrodestra, partendo dal presidente della Provincia per arrivare a quello della Regione, o non hanno parlato o si sono detti contrari».


Fotografie © Vercelli Notizie


“MI SPIACE NON VEDERE I PARTITI CHE A VERCELLI HANNO VOTATO NO…”

Michelangelo Catricalà ha sottolineato come «l’intero consiglio comunale di Vercelli ha votato contro la decisione di Pane. Mi spiace solo di non vedere oggi, qui, i partiti e i movimenti che hanno detto di No».

La manifestazione ha avuto tre tappe: il Principato di Lucedio, Leri Cavour e, appunto, Trino. Nella cittadina vercellese il sit-in avrebbe dovuto svolgersi dinanzi al Municipio ma la concomitanza con il mercato settimanale e la partecipazione più numerosa del previsto hanno costretto le forze dell’ordine a spostarlo in piazza Garibaldi.

Tra i presenti alla manifestazione si sono visti anche Daniele Cappa (coordinatore provinciale M5S); Michele Cressano, Alberto Fragapane, Gabriele Bagnasco (PD Vercelli); Alessandro Portinaro (ex Sindaco di Trino), il cui figlio, Leonardo, è intervenuto, prendendo la parola, nonostante la sua giovane età; i rappresentanti del Movimento Valledora; il consigliere comunale a Vercelli, Paolo Campominosi.


Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

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