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Foggia, Bari e Grassadonia: gli sfoghi di Secondo

“Finalmente ho visto una squadra…”.

VERCELLI – Massimo Secondo in sala stampa appare decisamente più sereno rispetto alle ultime apparizioni. Probabilmente la partita di oggi, sabato 12 maggio, con la Ternana ha rinfrancato il presidente della Pro Vercelli, nonostante abbia coinciso con la discesa in serie C dopo quattro anni di cadette ria.«Dovevamo vincere questa partita ed è stato fatto, anche se poi non è servito a nulla – afferma Secondo – Innanzitutto mi preme ringraziare il tecnico, che ha accettato un incarico delicato e in un momento difficile, i giocatori e i tifosi che oggi erano presenti allo stadio». Il patron delle bianche casacche però (giustamente) non dimentica come sono andate le cose negli ultimi tempi a livello tattico: «C’è molto rammarico per come sono andate le cose, soprattutto dopo aver visto, ad esempio, come ha giocato Germano, in forma smagliante. Eppure a La Spezia non ha giocato e a Chiavari è stato sostituito. Oppure possiamo parlare di Da Silva, che ha dimostrato di poter giocare tranquillamente in questa categoria. Nonostante tutto hanno giocato quasi sempre gli stessi, spremendo ogni energia, non certo per colpe loro. Oggi ho visto una squadra finalmente schierata come tante altre di serie B, che faceva densità a centrocampo».

“Errori? Ne ho fatti ma non sono stato il solo”.

L’affondo nei confronti di Grassadonia era comunque nell’aria, anche oggi: «Errori? Ne ho fatti certamente tanti ma non credo di essere stato il solo. Con soli tre punti in più oggi saremmo qui a fare i conti per la salvezza oppure a caricarci per la trasferta di Cittadella. Credo che sarebbe bastata un po’ meno di presunzione e un maggiore raziocinio da parte di qualcuno per essere ancora in lotta per la salvezza».  

“Grieco? Lo stimo molto”.

Sul futuro invece le decisioni non dovrebbero discostarsi molto da quelle attuali, almeno a livello di guida tecnica: «Grieco allenatore anche la prossima stagione? Abbiamo ancora una partita da giocare prima di pensare al futuro, però è da tanti anni con noi e ho grande stima in lui. Non è arrivato casualmente a guidare la squadra in queste due partite, credo possa diventare un ottimo allenatore».  

“Le regole non vengono rispettate”.

C’è anche spazio per sottolineare l’ennesimo torneo, per utilizzare un eufemismo, “non regolare”: «Certo che è stato ancora una volta un campionato strano: il Foggia non ha presentato la fidejussione per aver sforato il tetto salariale in entrambe le finestre di mercato e ha pagato dieci giocatori in nero nel corso del girone di andata, il Bari non ha concesso che gli organi preposti facessero i controlli periodici ed è stato deferito. Ecco, ci sono le regole ma non ci sono sanzioni esemplari per chi non le rispetta. Ecco perché tengo particolarmente alla gara di Cittadella: arrivare terz’ultimi potrebbe essere utile in futuro. Non si sa mai».

“Vives? Questa è casa sua”. 

Ci sarà anche il nodo Vives da sciogliere nelle prossime settimane, resterà alla Pro oppure abbandonerà il calcio giocato? Dice il presidente: «Dopo Cittadella faremo il punto della situazione, però se vorrà continuare a giocare sappia che a Vercelli lo potrà fare senza alcun problema. Lui e Mammarella devono essere ringraziati. Sono stati esemplari per tutti quanti, partendo dai compagni, stringendo i denti anche quando non erano in condizione. Mammarella, ad esempio, è da tempo che gioca nonostante una contrattura muscolare particolarmente importante». 

Andrea Borasio  (12/05/18 – 22,01)

Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

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