Addio a Pino Conti, storico presidente del Cai Vercelli
Si è spento sabato 21 aprile.
VERCELLI – Vercelli piange Giuseppe Conti, da tutti conosciuto come “Pino”, storico presidente del Club Alpino Italiano. Conti, che aveva 85 anni, si è spento nel pomeriggio di sabato 21 aprile. Oltre a essere stato il “numero uno” del Cai, Pino Conti nel febbraio 1977 partecipò a una delle imprese sportive più prestigiose dello sport vercellese. Fece infatti parte della spedizione del Cai che conquistò la vetta del Cerro Tupungato (“la montagna di cenere”), 6.300 metri di altezza, al confine tra Cile e Argentina. Con lui, in quella straordinaria avventura, c’erano, tra i vercellesi, Pensotti, Andrea Donati, Guala, Marco Ciocca, Mario Pelizzaro, Paolo Zucco. Proprio per quella conquista, Pino Conti, insieme a tutti gli altri componenti, fu insignito dalla Famjia Varsleisa del premio “Vercellese dell’anno”. Non fu, quella del Cerro Tupungato, l’unica impresa di Pino Conti. Molti, a Vercelli, ricordano il suo viaggio alla scoperta della Corsica (1190), oppure quello a Santiago di Compostela (2000) e molte altre avventure. Ex dipendente delle Poste Italiane, ha legato indissolubilmente il suo nome al Cai di Vercelli. Prima in qualità di consigliere, poi in quella di presidente. Erano gli anni d’oro della montagna e pure dello sci, altro amore di Conti. Tesserato anche lo Sci Cai partecipò attivamente alle gite domenicali, alle settimane bianche e alle gare sociali del sodalizio di via Stara. Indimenticabili le sue battute e le sue risate insieme agli amici di sempre, come Giovanni Sarasso, Ferdinando Borasio, Pippo Quattrocchi e molti altri. Negli anni ’80 Conti fu colpito da un grave lutto famigliare (la scomparsa in un incidente stradale di un figlio) ma non perse mai quello spirito combattivo e quei valori che ne avevano e ne hanno contraddistinto l’esistenza. Lascia la moglie Piera e altri due figli. (a.b.) (23/04/18 – 12,25)