“Ordinanza anti burqa resta ma chi lo porta ha capito”
Il Sindaco di Trino: “Incontro civile”.
TRINO (VC) – (a.b.) Il sindaco di Trino, Daniele Pane, ha incontrato ieri sera, mercoledì 24 ottobre, l’unica donna della città che indossa il burqa e quindi destinataria del divieto, con annessa ammenda, emanato dal Comune, di circolare per le vie indossando il velo integrale sul viso. Un incontro fortemente voluto dal primo cittadino al fine di spiegare il perché di una decisione che, comunque, ha fatto discutere. Afferma Pane: «Ieri sera ho avuto modo di parlare personalmente con la Signora Badia e sua figlia. È stato un incontro piacevole e molto costruttivo per entrambi. Questo incontro è arrivato dopo quello avvenuto sabato mattina con l’assessore alle pari opportunità Elisabetta Borgia, la quale ha spiegato in maniera dettagliata, precisa e competente, il perché dell’ordinanza e perché in Italia come in altri paesi esitano leggi sulla pubblica sicurezza che vietano di girare nei luoghi pubblici a volto coperto». Continua il primo cittadino di Trino: « La Signora Badia, a seguito dell’incontro di sabato mattina e della spiegazione ricevuta dall’Assessore Borgia si è dimostrata una persona molto intelligente ed ha capito le ragioni del provvedimento che abbiamo adottato qualche giorno addietro. L’ordinanza n.100 non era rivolta alla sua persona, ma più a carattere generale verso un divieto che già è imposto dalla legge e dalla carta dei valori e della cittadinanza. Assieme, come fanno le persone mature, abbiamo trovato una soluzione nel reciproco rispetto delle rispettive leggi ed usanze». Attenzione, nessuna retromarcia da parte dell’amministrazione comunale rispetto all’ordinanza: «Rimarrà in vigore! La signora, come già fa in Posta, a scuola e in Comune, terrà il volto scoperto dal niqab anche negli altri luoghi che solitamente frequenta: il mercato e il supermercato. Si limiterà semplicemente a coprire il viso con la mano nel caso in cui ne sentisse l’esigenza o il disagio. La ringrazio per la grande intelligenza e disponibilità che ha dato nell’affrontare il problema, senza passare attraverso “campagne social”, utili solo a strumentalizzare la sua persona e non veramente ad aiutarla in un percorso di integrazione rispettoso verso tutti».
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25/10/2018 – 18,09
