Cronaca Paesi

Casa Riposo senza positivi e uno solo in paese: nell’emergenza “brilla” San Germano

Intervista al sindaco Michela Rosetta

San Germano V.se (VC) (26/04/2020 – 21,19) – Un solo contagiato tra i cittadini e nessuno tra ospiti e operatori della casa di riposo. San Germano Vercellese è uno degli esempi più luminosi all’interno del dramma Covid-19. Un paese che ha risposto alla perfezione agli appelli governativi e a quelli lanciati, e successivamente messi in pratica, dal sindaco Michela Rosetta. Un primo cittadino molte volte criticato per alcuni suoi comportamenti “oltre le righe”, ma con indubbi lati positivi, venuti a galla proprio nel corso di questa emergenza. Sempre in prima linea, sempre sul “pezzo”, sempre a disposizione, Rosetta è stata un valore aggiunto per la cittadinanza. Fatto, questo, che non è invece accaduto in altri centri, capoluogo provinciale compreso. Se la cittadinanza è stata rispettosa, la casa di riposo ha fatto ancora meglio, mettendo in atto una salvaguardia nei confronti di ospiti e operatori che merita la copertina, quella monopolizzata negli ultimi giorni da alcune realtà, tutte assolutamente virtuose e meritevoli di attenzione, non propriamente della Bassa Vercellese. Abbiamo intervistato Michela Rosetta, lanciando uno sguardo anche sul futuro di San Germano Vercellese.

Un solo caso positivo a San Germano: non può essere solo fortuna ma anche merito. Dove crede di aver gestito al meglio l’emergenza Covid-19? «Sicuramente all’inizio le difficoltà non sono state poche. Non riuscivo a dormire e pensavo a come fare per evitare allarmismi nonostante fosse necessario far passare il messaggio che era una cosa seria e non una semplice influenza. La mia forza è stata quella di avere al mio fianco un marito infettivologo con cui parlare e confrontarmi. Era obbligatorio far passare il messaggio che non si poteva più scherzare ma fare sul serio e ognuno di noi doveva fare il proprio. Posso lodare tutti i sangermanesi, da 0 ai 100 anni, che hanno modificato tutta la loro sfera relazionale. Il Comune è arrivato ad ogni porta con una lettera, oppure attraverso i social. Non ha lasciato da solo nessuno, sempre presenti. I miei concittadini hanno avuto, e hanno tuttora, persone che conoscono da sempre di cui possono fidarsi perchè noi siamo così : sia amministratori che dipendenti siamo una cosa sola e operiamo per il bene della nostra gente. Sicuramente anche la fortuna aiuta, ma la mia fortuna sono loro, i miei paesani. Persone sul pezzo, che hanno saputo aiutarmi e aiutarsi: loro sono stati bravi».

Casa di Riposo: una situazione brillante in quanto a contagi. Un caso più unico che raro nel Vercellese. Molti mettono in primo piano le strutture della Valsesia ma quella di San Germano non è da meno. Quale è stato il valore aggiunto per contenere in questo modo il contagio? «Qui non voglio peccare di modestia. La Casa di Riposo di San Germano è IPAB, come altre sul territorio, pertanto il Comune ha un obbligo di vigilanza. In questo momento, più che mai, il ringraziamento deve andare al Commissario, Piergiovanni Bondonno, uomo di grande preparazione e acume. La struttura è stata inibita al pubblico e a chiunque e a qualsiasi titolo arrivasse dall’esterno dallo scorso 23 febbraio. Ho ricevuto i risultati dei tamponi: tutti negativi, sia ospiti che operatori. A loro va il mio più sincero grazie. In questo caso non è stata fortuna ma saggezza e lungimiranza, in quanto un contagio ad una persona anziana può determinare un pericolo per la vita di quella persona e di tutte quelle che sono ospitate nella struttura».

Tra poco occorrerà pensare alla cosiddetta “fase 2”. Come si prepara l’amministrazione a questo step? «Continuando con la responsabilità che ha caratterizzato questa comunità fino ad oggi. Ognuno di loro sarà chiamato a tenere i comportamenti di responsabilità che ha avuto finora, con la certezza che procederanno in tal senso. Noi analizzeremo la situazione secondo il buon senso che mettiamo in ogni nostra azione. Finora abbiamo controllato senza multare ma educando le persone, parlandoci, senza dover infierire».

Sarà inevitabile, anche a San Germano, pensare al commercio, alle industrie, al lavoro. Avete già in cantiere qualche provvedimento che possa dare respiro alle attività presenti nel vostro territorio? «Siamo stati forse tra i primi (7 anni fa), se non il primo comune d’Italia, a rateizzare tutte le pendenze che i cittadini hanno nei confronti del Comune. Proprio in funzione di questo abbiamo sospeso le rateizzazioni fino alla fine di giugno, procrastinandone la revisione per il futuro. Da oltre un mese, come Amministrazione, abbiamo annullato per le attività chiuse (bar, ristoranti, estetiste, parrucchiere, barbieri,ecc) la TARI per i mesi relativi all’emergenza COVID, cosi come abbiamo fatto per la TOSAP, se in presenza di dehors, per tutto l’anno. Abbiamo annullato il plateatico per tutto l’anno anche per l’area mercatale. Siamo consapevoli che il momento è difficile, ma noi vogliamo aiutare i nostri commercianti a riaprire e a ritornare poco per volta ad una vita normale, anche se sarà purtroppo diversa».

Lei è sempre stata in prima fila durante questo periodo di emergenza Covid-19. Quali sono i momenti che porterà per sempre nel cuore. Momenti che difficilmente riuscirà a dimenticare? «In anticipo su quella che sarebbe stata l’emergenza generale, ho fatto un forte richiamo alla mia gente, in modo “imperativo”: dovete stare a casa. Si sono chiesti il perchè, siamo stati subissati di chiamate ma a distanza di tempo quel richiamo ha dato i suoi frutti. Un altro momento importante è legato alla fede del mio paese. Mi ha toccato il cuore la processione del Beato Antonio. Vedere stampata sui volti della mia gente la fede, la speranza e la preghiera. Volti bagnati dalle lacrime. Le telefonate che ho ricevuto, ringraziandomi, quando, invece, non ho fatto nulla di particolare. Dentro di me ho sempre quel pensiero: dobbiamo esserci tutti. Ho sempre detto che faccio il Sindaco per passione. Solo per questo». (a.b. – ©VercelliNotizie)

Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

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