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“Hockey Vercelli, ti capisco…”: Ortogni si toglie un po’ di “sassolini”

L’allenatore dell’Amatori: “Hanno fatto terra bruciata in quattro anni per farci scomparire”

VERCELLI (05.01.2024 – 00.14) – Un bilancio sulla prima parte di stagione ma anche uno sguardo al futuro e al passato. Andrea Ortogni, allenatore dell’Hockey Amatori Vercelli, traccia una disamina seria e ponderata sulla sua squadra e sulla società. Intervista che è stato lo stesso tecnico novarese, ormai vercellese di adozione, ha richiesto e alla quale ci siamo prestati.


“POSSIAMO FARE MOLTO BENE IN CAMPIONATO”

Ortogni parte da quanto fatto finora dalla sua squadra: «Abbiamo fatto bene nel girone di Coppa Italia mentre nelle semifinali non siamo riusciti a giocare come sappiamo. Era un test importante anche per capire a che punto siamo e il ko contro Agrate deve farci riflettere. A inizio stagione giocavamo meglio. Nelle ultime uscite, invece, abbiamo difettato in alcuni punti. Ci abbiamo lavorato nella sosta, sperando di averli risolti». Continua l’allenatore gialloverde: «In semifinale di Coppa Italia abbiamo visto che il divario che c’è tra noi e le squadre venete. Il Trissino, che si è qualificato per la finalissima, è una compagine che gioca bene, tecnicamente valida, veloce. Dispiace non essere riusciti ad arrivare al confronto con loro, anche se avremmo avuto due defezioni importanti come quelle di Francazio e Schena».


“BERGAMIN CI SARA’ MOLTO UTILE”

Il futuro dell’Amatori, secondo Ortogni, è comunque positivo: «La squadra è composta da elementi di esperienza e da giovani che fanno ben sperare. Pochi giorni fa abbiamo tesserato Bergamin, che era in rosa nell’Hockey Vercelli. E’ un giocatore che ci farà molto comodo, anche se nell’attuale stagione ha giocato pochissimo. E’ comunque ben allenato. Ora starà a noi farlo integrare bene nel gruppo e negli schemi di gioco. Se pensiamo al salto di categoria? Partiamo per fare bene e nel girone di qualificazione credo potremo fare buone cose. Poi, come sempre, sarà la pista a dare il giudizio definitivo».


“HV HA FATTO DI TUTTO PER FARCI MORIRE. EPPURE DOPO 62 ANNI CI SIAMO ANCORA”

Ortogni ha però voglia di togliersi qualche sassolino dalle scarpe: «Sono sei anni che non parlo di altre società. Non è mia usanza farlo. Però negli ultimi giorni ho letto cose che mi hanno lasciato basito. Mi riferisco alla rinuncia di Hockey Vercelli a continuare la stagione. Pare sia colpa nostra, leggendo certi commenti o certe dichiarazioni. Lo dico senza problemi, capisco quello che provano perché lo abbiamo provato noi, sulla nostra pelle, qualche anno fa. E proprio per colpa loro. Abbiamo preso una mole industriale di insulti, anche da gente che non conoscevamo, tanto che per farli smettere abbiamo dovuto ricorrere alle vie legali, querelandoli. Loro si dicono risentiti per mille motivi? Li capisco, lo ribadisco. Vorrei però ricordare che in questi quattro anni hanno fatto terra bruciata intorno a noi. Per farci morire. Scomparire. Abbiamo subito umiliazioni gratuite, insulti dai leoni da tastiera. Tutto questo anche per colpa dell’Hockey Vercelli, che aveva addirittura vietato di parlare e di frequentare i nostri tesserati perché così non si poteva conoscere una versione differente da quelle messe in giro dalla dirigenza dell’Hockey Vercelli. Credo che solo grazie a Crudeli siano riusciti ad arrivare fino al termine del girone di andata. Mi viene da ridere quando leggo che si sentono risentiti. Noi, ai tempi, avremmo dovuto risentirci. Non il contrario. L’Amatori, nel bene e nel male, è da 62 anni che esiste. Credo sia giunto il momento di ricordarlo».

Più che sassolini, macigni quelli che Ortogni ha voluto togliersi dalle scarpe. E dalla dirigenza gialloverde arriva anche, all’unisono, un No deciso alle voci di una ipotetica fusione.


Andrea Borasio

Nato nel 1967 a Vercelli, ha collaborato con il bisettimanale "La Sesia", con il mensile "La Grinta", con il quotidiano "La Provincia" e, prima di essere Responsabile Editoriale di "Vercelli Notizie", con il settimanale "Notizia Oggi Vercelli" in qualità di redattore. E' stato anche addetto stampa di diverse società sportive vercellesi. Autore del libro "Le risaie in discesa - I vercellesi sugli sci".

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