Addio a Vittorio Rossi, l’ex “postino” amante dei cani

Aveva 70 anni. Per anni è stato il portalettere della zona di viale Garibaldi. Poi gli amati cani…

VERCELLI – Per oltre 30 anni è stato il “postino” della zona di viale Garibaldi. Un sorriso per tutti. Tanta solarità. Tanta simpatia.

Vittorio Rossi se ne è andato a 70 anni, lasciando uno stuolo di amici e conoscenti che gli volevano bene. Tantissimi, in queste ore, i messaggi di cordoglio, di affetto e di vicinanza alla moglie Claudia Tugnolo, anche lei volto noto di Vercelli.

Vittorio Rossi, dopo la sua attività lavorativa, aveva scoperto la passione per i cani, condivisa con la consorte, facendola diventare importante e seria al punto di trasformarla in un’attività di addestramento, L’Oasi della Luna Rossa, prima a Olcenengo, successivamente a Villarboit. Un vero e proprio paradiso per gli amici a quattro zampe, gestito con il supporto di altri soci, con asilo e pensione.

Una persona solare, Vittorio Rossi. “Serio sul lavoro ma di compagnia quando era con gli amici. Una persona per bene, di quelle che ti fanno sentire fortunato se le incontri sulla tua strada”, ha scritto qualcuno sui social.

LA MOGLIE: “QUANTO ERI ATTACCATO ALLA VITA…”

Struggente il ricordo della moglie: «In questi giorni mi è stato chiaro quanto tu fossi importante per me, ma non solo. Ho ricevuto tanti riconoscimenti dell’affetto che in tanti avevano per te e ci/mi sono rimasti vicini, soprattutto in questi ultimi giorni. Mi hai dato una dimostrazione potentissima di quanto fossi attaccato a questa vita e non la volessi lasciare. Spero che da oggi in poi, anche se non ti potrò più vedere fisicamente, Tu continui a stare con me, ne ho bisogno come l’aria. Ciao, la tua Claudia».

DOMANI, MERCOLEDI’ 27 MARZO, I FUNERALI AL BELVEDERE

Vittorio Rossi, oltre alla moglie, lascia la figlioccia Nadia. Il Santo Rosario verrà recitato oggi, martedì 26 marzo, alle 17, nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù, al rione Belvedere. I funerali avranno luogo, invece, mercoledì 27 marzo, alle 10,30, sempre nella stessa chiesa.

A Claudia (la “signora” Tugnolo, come sono abituato a chiamarla io, sin dai tempi del lavoro condiviso insieme) il mio abbraccio affettuoso in questo difficile momento. Sapendo che la sua forza, che ha sempre dimostrato, saprà rendere meno difficile il futuro. [A.B.]